Italia
Sacchi: «La LEZIONI che dobbiamo imparare dalle OLIMPIADI: ecco le DUE MALATTIE del calcio italiano»
Le parole di Arrigo Sacchi sui problemi del calcio italiano e sul paragone con gli atleti Azzurri alle Olimpiadi 2024
Arrigo Sacchi affida alle colonne de la Gazzetta dello Sport il suo pensiero sul calcio italiano in questi giorni di Giochi Olimpici di Parigi 2024. Di seguito le sue parole.
PAROLE – «Osservando le Olimpiadi la prima cosa che mi viene da dire è che i nostri atleti sono nettamente superiori ai nostri calciatori. Sono 8 anni che non andiamo ai Mondiali di calcio, significa che qualche problema nell’ambiente del pallone ce l’abbiamo. Questi ragazzi che sono a Parigi hanno lavorato tantissimo, spesso lontano dai riflettori, è come quando un contadino semina e poi raccoglie. Se hai fatto bene il tuo lavoro e se il tempo atmosferico è stato clemente, puoi star certo di avere un buon prodotto. Il calcio italiano non ha seminato e di conseguenza non ha raccolto.
A dir la verità sono molti anni che questo processo non funziona: da quanto tempo non s’investe nei vivai, non si punta sui giovani? Vedo, leggendo i giornali, che anche questa Serie A sarà piena di stranieri. Benissimo, se pensate che questa sarà la strada giusta, andate avanti. Io penso che si debba agire in un altro modo.
Ci dobbiamo svegliare, noi amanti del pallone! Il calcio italiano ha due gravi malattie: i soldi e la tattica. Se vuoi arrivare lontano ed avere successo e se vuoi soprattutto spendere poco, c’è un metodo abbastanza semplice: bisogna puntare sul gioco, sulle forti motivazioni e sullo spirito di squadra. La brutta figura fatta dalla Nazionale al recente Europeo è lo specchio di un movimento che avrebbe bisogno di una potente iniezione di idee».