Europei
Germania, l’ex Moller: «Speravamo in qualcosa in più, ma NON DIMENTICHIAMO da dove arrivavamo. Ecco COSA CI MANCA»
Germania, l’editoriale di Andreas Moller sul percorso della nazionale di Nagelsmann ad Euro 2024, finito ai quarti con la Spagna
Andreas Moller, ex centrocampista campione d’Europa con la Germania nel 1996, ha parlato della Germania ad Euro 2024 nella sua rubrica su Kicker. Di seguito le sue parole.
«Dal punto di vista sportivo, è stato un ottimo torneo con molte partite emozionanti e talvolta drammatiche. Naturalmente la Germania sperava in qualcosa di più. Ha fatto male la sconfitta nei quarti di finale contro la Spagna, nella prima partita dell’Europeo contro una delle big europee.
Ma nel complesso non dobbiamo dimenticare: la nazionale tedesca è uscita da una valle di lacrime dopo l’amara prestazione ai Mondiali invernali 2022 in Qatar con l’eliminazione nella fase a gironi. Ha gestito la svolta agli Europei di casa. Rudi Völler, subentrato come direttore sportivo della DFB subito dopo il Qatar, e Julian Nagelsmann, assunto come allenatore della nazionale nel settembre 2023, hanno dato alla squadra un nuovo volto e creato una nuova posizione.
La chiave del torneo è stata il ritorno di Toni Kroos alla vigilia dell’addio alla sua carriera di straordinari successi. Ha giocato un ruolo importante nel modo in cui la nostra squadra nazionale si è esibita in questo Campionato Europeo. Purtroppo il sogno del campione del mondo 2014 di inserire nella sua nutrita gallery di titoli la vittoria di un Campionato Europeo non si è avverato.
Kroos ha concluso la sua carriera e Thomas Müller non giocherà più con la nazionale. Una nuova era è iniziata subito dopo questo Campionato Europeo. Secondo me non ci sarà un grande stravolgimento in Nazionale. Anche se la Germania ha in media la squadra più anziana tra le 24 nazioni presenti a questo Campionato Europeo. Giovani giocatori come Kai Havertz, Jamal Musiala e Florian Wirtz continueranno a maturare e ad acquisire maggiore esperienza nei prossimi due anni. Ma ovviamente ci vuole più talento da parte delle juniores. Nagelsmann darà un’occhiata da vicino lì.
Non abbiamo un bambino prodigio come Lamine Yamal , passato alla storia come il più giovane marcatore di un Campionato Europeo con un gol da sogno nella vittoria per 2-1 degli spagnoli contro la Francia in semifinale. Quel giorno Yamal aveva 16 anni e ha festeggiato il suo 17esimo compleanno 24 ore prima della finale di Berlino».