Europei
Europei, mancano i gol degli attaccanti. Serena: «Oggi faticherebbe anche Van Basten»
In questi Europei stanno mancando i gol dei grandi attaccanti: le parole di Aldo Serena sulle difficoltà delle prime punte
In questi Europei, dopo due giornate e con la terza in corso, stanno mancando i gol degli attaccanti. Non che si segni poco, la media è di 2.5 gol a partita, ma quello che sta non si vede è l’apporto delle prime punti (con la sola eccezione di Fullkrug). La classifica marcatori parla chiaro: a due gol ci sono Mikautadze, Schranz, Musiala e Fullkrug. Assenti i grandi nomi: Kane, Mbappé, Morata… tutti quanti con una o nessuna rete. Di seguito le parole di Aldo Serena a La Stampa.
COME MAI LE PUNTE NON SEGNANO – «Segnano poco perché stanno pagando il grande lavoro che fanno. E poi ci sono anche le difese avversarie che li marcano stretti: così spendono tante energie e perdono efficacia sotto porta».
TANTI GOL, MA NON DALLE PUNTE – «È il segno dei tempi e di un calcio sempre più organizzato. Ormai servono attaccanti strutturati che sappiano anche difendere, impegnando i centrocampisti avversari in fase di non possesso mantenendo una pressione alta. Solo che se giochi sempre spalle alla porta, poi diventi una boa e non più un bomber».
É SOLO UNA QUESTIONE TATTICA – «No, mancano freschezza e lucidità se fai un lavoro così. Però ne stanno beneficiando gli esterni… Come Musiala, che è luce per gli occhi, oppure Ndoye che sta giocando molto bene».
FRANCIA A 0 GOL – «Fateci caso: Mbappé è un centravanti che spesso va sull’esterno per trovare un po’ di spazio. E se fatica uno come lui, allora è davvero dura per tutti».
CENTRAVANTI IDEALE – «Van Basten e non solo perché in Germania nel 1988 fece vincere l’Olanda con gol straordinari. Ci vorrebbe uno come lui per potenza, tecnica e velocità, ma di Van Basten non ce ne sono in circolazione e forse in questo calcio avrebbe faticato e sbagliato pure lui…».
FULLKRUG – «È uno specialista del gioco aereo e sta sfruttando benissimo questa sua dote: entra quando le difese sono meno lucide e lui non perdona con i colpi di testa. Mi piace e poi non si ha per sbaglio una media di un gol ogni 58 minuti con la Germania. Però il suo
caso è un segnale».
CHE SEGNALE – «Che devono inventare il 12° uomo per sfruttare gli specialisti del mestiere. Così forse si salva un ruolo in via d’estinzione»