Conference League
Torino, sfuma anche la Conference League: dal tecnico al mercato, ecco le prossime tre mosse granata
Il Torino dice addio anche al sogno Conference League, ecco come si muoverà ora il club granata, svolta nel mercato e non solo
Ci ha sperato, ci ha creduto, si è illuso e poi (inesorabilmente) si è arreso. L’ultima serata del Torino si è legata a doppio nodo a quella della Fiorentina, con la differenza che – per quanto possa contare ai margini dell’ennesima delusione europea – i Viola sanno di poterci riprovare il prossimo anno: i granata no. Il ko gigliato nella finale di Conference League con l’Olympiacos tarpa definitivamente le ambizioni della squadra piemontese, che anche nel 2025 non parteciperà a nessuna competizione europea.
La rete messa a segno da El Kaabi dopo 116 giri di orologio, confeziona così un amaro finale di campionato per il Torino. L’epilogo più triste per il triennio targato Juric, che a brevissimo non sarà più l’allenatore del club sabaudo. Sui social a tinte granata – come ampiamente prevedibile – non appena l’arbitro ha sentenziato la fine dei giochi si è scatenata un’ondata di veleno misto delusione. Dalla società, al tecnico ai calciatori: “rei” di non aver conquistato sul campo il pass per una competizione uefa.
Per quanto può esser beffardo però, il calcio mette sempre a disposizione una nuova stagione da dove ricominciare. Ed è così che da domani il Torino sarà obbligato ad intavolare un nuovo piano per ri-tentare l’assalto alla fortezza europa. A tal proposito, tre, in modo particolare, potrebbero essere le mosse del club di Urbano Cairo (in ordine temporale) da inanellare nei mesi più caldi dell’anno.
La prima: la scelta dell’allenatore. Con l’addio del già citato Juric il Toro deve al più presto trovare il prossimo stratega a cui affidare la sua panchina (Vanoli del Venezia pare in questo momento in pole). La seconda: programmare ritiro e amichevoli estive (sono già stati intrapresi i primi contatti con la località di Pinzolo).
Ed infine: operare sul calciomercato. Il rischio in quest’ultimo senso è di un vero e proprio esodo dal capoluogo. Con giocatori prossimi all’addio (Rodriguez e Djidji) e big (vedi Buongiorno e Bellanova) da trattenere pur in assenza di una competizione europea da mettere sulla bilancia. Insomma, da domani parte il nuovo corso del Torino e per i tifosi granata sembra protrarsi ancora un’attesa che dura ormai da troppi anni.