Calcio italiano
Max Giusti: «La mia imitazione di DE LAURENTIIS lo ha reso SIMPATICO. Tutti si ricordano ancora come ho fatto LOTITO. Tifo ROMA, c’è un allenatore che avrei voluto proporre…»
Max Giusti ha raccontato il suo amore per lo sport a La Gazzetta dello Sport in una delle consuete interviste della domenica
A La Gazzetta dello Sport, nella tradizionale intervista della domenica a un personaggio fuori dal calcio che ne racconta la passione, tocca a Max Giusti. Attore, imitatore, innamorato anche del tennis, ecco le sue parole.
PROBLEMI CON LE PARODIE – «Beh, non tutti sono Lotito. Quando ho pensato di rappresentarlo, ormai più di 18 anni fa, l’ho trattato come un cristallo di Boemia. Tutti conoscevano il mio tifo per la Roma, ma questo nuovo presidente della Lazio mi aveva colpito. Siamo diventati amici, è venuto anche alla prima del mio spettacolo “Bollicine”. In quel periodo facevo Quelli che il calcio e dopo aver visto il presidente alla Domenica Sportiva e da Biscardi ho capito che meritava una parodia. Monopolizzava lo studio, parlava solo. Era fantastico. Così ho deciso di proporlo a Simona Ventura, che nonostante qualche dubbio iniziale mi ha dato fiducia. E adesso siamo ancora qui a parlarne. Io sono sempre stato attento e nella settimana prima del derby non l’ho mai proposto, per rispettare la sua posizione ma anche il mio tifo! Probabilmente se lui se la fosse presa mi sarei ritrovato mille tifosi sotto casa, invece la prima volta che gli hanno chiesto che cosa pensasse di me ha risposto: “Mi suscita ilarità”. Mi ha salvato e mi ha fatto capire che si può fare ironia anche sul calcio. Ma con rispetto».
L’IMITAZIONE DI DE LAURENTIIS – «Non l’ho immaginato immerso nel calcio, sarebbe stato riduttivo e meno divertente. Parliamo di un uomo che ha fatto la storia del cinema italiano e che raccontando quel mondo può mettere insieme Raquel Welch e Massimo Boldi, spaziando ovunque. La prima volta che mi sono truccato da De Laurentiis ho capito che non potevo non farlo. Ha autorevolezza. E autorità, tanto da potersi permettere di trattare male i Gialappi. Devo ammettere che c’è stato un riscontro enorme, io non ho mai ricevuto complimenti così espliciti. C’è stato pure chi mi ha scritto: “Sei riuscito a rendere simpatico anche De Laurentiis”. Spero che anche lui possa gradire».
VOLEVA FARE MOURINHO – «Quando ci ho pensato non avevo un posto come quello che ho ora per mostrarlo. I social? Per me la confezione ancora conta. Il mio Mou non sarebbe stato troppo diverso da De Laurentiis, come personalità. L’avrei traslato nel mondo dello spettacolo per dimostrare che lui può fare tutto…»
CHI VINCE GLI INTERNAZIONALI – «Direi Zverev a mani basse, ma visto che è stato un po’ il terreno degli underdog chissà che non ci sia un’ultima sorpresa».