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Cellino: «É il Brescia di Maran, mi piace per tanti motivi. Con BALOTELLI sono io ad avere sbagliato. C’è una cosa della Serie B che andrebbe ABOLITA»
Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dei playoff, di Balotelli e di Maran
Massimo Cellino è passato dall’idea che il suo Brescia potesse rischiare la Serie C a un posto in classifica che garantisce la partecipazione ai playoff di Serie B. Oggi ha parlato con La Gazzetta dello Sport, con la consueta verve che lo contraddistingue.
I PLAYOUT – «I playout sono da abolite, è una tortura infernale, se ci fosse ancora Dante creerebbe un girone chiamandolo “playout”».
COSA HA IMPARATO – «A essere fiducioso quando si lavora in maniera seria».
I PLAYOFF – «Mi piace guardare il Brescia di Maran, mi piace vedere i frutti della semina. Se giochiamo così bene il merito è dell’allenatore. Non è vero che sto vicino ai miei tecnici per asfissiarli. Con Rolando ho trovato prima di tutto un uomo: quando non sono a Brescia, lui fa le mie veci».
CREDE ALLA SERIE A – «Certo che ci credo! Brescia e il Brescia hanno potenzialità per stare lì, meritano la Serie A. Tutto l’ambiente deve crederci di più, non deve avere paura di puntare in alto».
MARAN – «L’ho sfiorato a Leeds e a Cagliari. Un amico comune mi ha dato l’idea di chiamarlo e in cinque minuti ci siamo accordati. Ha valori umani profondi prima di quelli calcistici. Come il d.s. Castagnini. Non mi piacciono i maghi, ma le persone vere».
BALOTELLI – «Sono stato presuntuoso. Pensavo che da bresciano giocando nel Brescia potesse esplodere, potenzialmente un campione. Non ha funzionato».