Milito: «Lautaro fa giocare bene tutti, Thuram decisivo già al primo anno in Italia: che coppia!» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Champions League

Milito: «Lautaro fa giocare bene tutti, Thuram decisivo già al primo anno in Italia: che coppia!»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

Diego Milito

Le parole di Diego Milito, stella dell’Inter del triplete, in vista della partita di questa sera con l’Atletico Madrid

Diego Milito è stato l’eroe del Triplete interista ed è argentino. L’uomo giusto per addentrarsi nella sfida di stasera tra l’Inter di Lautaro e l’Atletico Madrid di Simeone. Ecco la sue parole a La Gazzetta dello Sport.

L’ACQUISTO DI LAUTARO – «Semplicemente l’Inter è stata più brava e pronta a prenderlo. Quando sono entrato nella dirigenza Racing, le discussioni erano avanti con l’Atletico: ballavano un paio di milioni, non di più. Ho chiamato Javier Zanetti perché sapevo che anche loro lo seguivano e a quel punto hanno accelerato. Ausilio è venuto qua e abbiamo chiuso. Non penso di aver fatto niente per spingerlo da una parte o dall’altra, ma sono comunque contento che sia andata così».

THURAM PARTNER IDEALE – «É stato un feeling spontaneo, immediato, come capita a volte ai grandi giocatori. É sempre Lautaro, però, che fa sentire comodo l’altro attaccante al suo fianco: era così con Dzeko e Lukaku, è così anche con Thuram. Il Toro potere possiede questo potere magnifico, ma anche Marcus ha qualcosa di straordinario dentro: essere così decisivi nel primo anno in Italia è molto raro».

SIMEONE – «Non ho giocato né con lui né per lui. Ma da argentino ho una stima infinita. Poi ci unisce l’amore per il Racing: a differenza mia, di Lautaro e anche di De Paul, lui non è cresciuto nel nostro settore giovanile, ma è un gran tifoso. Ha realizzato il sogno di giocare con la nostra maglia nell’ultimo anno di carriera e poi da lì ha subito allentato la prima squadra».

LA PREFERENZA PER LA STELLA – «Sì, vedo questa “ossessione” per il campionato ed è anche normale perché questo titolo è speciale, storico. Ma l’Inter deve giocare al massimo in ogni competizione: ha tutto per arrivare in fondo anche in Europa».

IL SEGRETO DELL’INTER – «Si è raggiunto un livello stratosferico grazie al collettivo, ma c’è un pezzo del puzzle che permette di incastrare tutti gli altri. Per me è Calhanoglu, insostituibile».

SOMIGLIANZE COL TRIPLETE – «Epoche diverse, squadre diverse, inutile paragonare. Certo, si respira una bella atmosfera come ai miei tempi e anche adesso la qualità non manca».