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VOTI&STATS – Fiorentina Bologna: Italiano e Thiago Motta pari in tutto ma in semifinale va il viola
I voti e i numeri di Fiorentina-Bologna: le due squadre pari in tutto, ma i rigori sorridono alla squadra di Italiano
Non sono bastati 120 minuti, anzi 126 conteggiando anche i recuperi, per decretare la prima semifinalista di Coppa Italia. Fiorentina-Bologna ha avuto il suo epilogo ai rigori, dove tutti hanno fatto il loro dovere ad eccezione dell’ultimo tiratore, il rossoblu Posch, che ha determinato così il passaggio del turno dei viola.
La gara ha visto gli emiliani più pimpanti e pericolosi, hanno tenuto palla per il 62,2%, hanno centrato i legni della porta più degli avversari (da qui i rimpianti), hanno giocato meglio. Ecco il giudizio sui due tecnici da parte di due quotidiani sportivi.
ITALIANO – La Gazzetta dello Sport gli dà 6,5: «Il coraggio non gli manca. Modifica il sistema in una gara delicata per le recenti difficoltà. Ok i cambi, ma perché Quarta nei supplementari?». Il Corriere dello Sport si spinge fino al 7: «Tra assenze e scelta, si presenta con un super inedito 3-4-1-2 cambiando poi un’altra volta in corsa e ne viene fuori una Fiorentina comunque all’altezza».
THIAGO MOTTA – I due quotidiani hanno la stessa partizione e lo stesso voto di Italiano. Da Milano il 6,5 è giustificato così: «Palo e traversa, gioco armonioso, palla mai gettata via, i cambi a gara quasi finita, trame, idee: segni forti di calcio bello bello». Da Roma il 7 ha queste motivazioni: «Se la gioca con astuzia, se la gioca a folate, se la gioca anche con la qualità dei suoi gioielli».
Chi sono stati i migliori in campo?
FIORENTINA – Per Gazzetta è Martinez Quarta con il 6,5, voto che verosimilmente sarebbe stato più alto in caso di gol: «Skorupski gli nega un gol, se ne mangia uno». Il Corriere sottolinea la prestazione del portiere di Coppa Christensen, che non ha trascorso una serata tranquilla e si merita il 7 (al pari di Ranieri).
BOLOGNA – La rosea individua in Skorpuski il migliore della squadra per tutta una serie di interventi decisivi e lo premia con il 7. Al Corriere dello Sport piace invece Ferguson, anch’egli con il 7, per come «vede e inventa spazi dove non ci sono». Curiosamente, invece, all’altro quotidiano il centrocampista non risulta convincente e non va oltre il 6 perché «nel primo tempo lavora di semplicità, senza esagerare».