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VOTI&STATS – Goleador: solo Kvaratskheila e Lautaro tirano di più di Thuram
Le statistiche straordinarie dell’attaccante dell’Inter Marcus Thuram analizzate da La Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport di oggi esalta il contributo di Marcus Thuram all’interno del percorso dell’Inter di quest’anno. E lo fa a maggior ragione per due motivi: la rottura momentanea del sodalizio con Lautaro causa infortunio di quest’ultimo ha causato qualche problema all’attacco interista, come si è visto nella bassa resa offensiva nell’ultima gara di Genova; a differenza di Pavard e Frattesi, costati 63 milioni complessivamente e per ragioni diverse non ancora titolari per Inzaghi, l’attaccante francese arrivato a zero è uno dei colpi migliori fatti dalle big europee. I numeri e i giudizi annessi lo stanno confermando. Ecco quanto evidenziato dal quotidiano, che sottolinea come – insieme a Pinamonti – Thuram sia l’unico attaccante ad essere partito titolare in tutte le 18 gare di campionato: «Nei suoi 1.395 minuti comanda la classifica degli assist, 6 come Dybala.
E c’è solo un altro che tocca più palloni nelle aree avversarie, Kvaratskheila a 104 contro i suoi 100 tondi tondi: è la dimostrazione che il francese si trovi spesso nella zona calda, nonostante la sua capacità di galleggiare lontano. Per questo cerca la porta spesso e volentieri, molto più di quanto farebbero pensare quei sette gol messi a referto: nel numero delle conclusioni effettuate è terzo e tra lui (49) e il solito Kvara (61), c’è l’onnipresente Lautaro a quota 53».
Entrando nel merito dei voti ricevuti, la prestazione più scintillante, anche per l’importanza della sfida e per il fatto che fosse la sua prima volta, è stata il derby con il Milan, dove ha messo in scena un campionario fatto di strappi vibranti, sponde vellutate e un contributo generale impreziosito dal gol. Non che prima, contro Cagliari e Fiorentina, non avesse fatto vedere già di che stoffa fosse il suo talento. E va sottolineato come sia davvero insolito vedere uno straniero approdare in Serie A senza né pagare lo scotto dell’ambientamento, né andare incontro anche solo a un passaggio vuoto realmente significativo nelle tante partite giocate.