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Il nuovo derby della Liga: Barcellona Girona, la Catalunya si è capovolta
La Catalunya sottosopra. E lo sarà anche dopo la gara che tutta la regione aspetta provando sensazioni nuove, per certi versi vertiginose
La Catalunya sottosopra. E lo sarà anche dopo la gara che tutta la regione aspetta provando sensazioni nuove, per certi versi vertiginose. Domenica sera, infatti, ore 21, il Girona va a giocare alla stadio Olimpico del Montjuic dividendo la leadership della Liga con il Real Madrid e con 4 lunghezze di vantaggio sui campioni di Spagna. Se finisse come 8 mesi fa, con uno 0-0, a quel punto si dovrebbe smettere di parlare di miracolo e iniziare ad accreditarlo come una squadra quanto meno in grado di dire qualcosa di significativo nella lotta al vertice. Su La Gazzetta dello Sport, Filippo Maria Ricci racconta i risvolti politici di quello che da qualche tempo è diventato “il derby dell’indipendenza” e ne spiega le ragioni: «Gli indipendentisti catalani guidati dall’esule Carles Puigdemont, ex sindaco di Girona, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del governo spagnolo appena ratificato dopo settimane di trattative e incertezza proprio grazie all’appoggio di Puigdemont e, domenica il Girona arriva a Barcellona in testa alla Liga.
E rischia di portarsi dietro un numero di spettatori imponente, cosa che farebbe risaltare ancora di più il disamore attuale del socio del Barcellona». Il problema in casa blaugrana, infatti, è che il pubblico non ama l’impianto nel quale la squadra è costretta a giocare visti i lavori in corso al Camp Nou. Trovarsi in condizioni d’inferiorità, quanto meno vocale, costituirebbe un problema in più per Xavi e i suoi uomini. Una lettura della situazione estremamente interessante arriva da un quotidiano catalano, L’Esportiu, attraverso un articolo Oriol Robiro Prat. L’inedita situazione di classifica ha prodotto una conseguenza rilevante per quanto riguarda gli umori in quello che si può definire il Barcellonismo: «Non è più possibile guardare al Girona con quel paternalismo di chi si sentiva infinitamente superiore». In altri termini, i blaugrana devono avvicinarsi al derby con la stessa attenzione delle recenti gare casalinghe contro il Porto in Champions League e l’Atletico Madrid in campionato: due vittorie obbligatorie che sono arrivate proprio attraverso l’idea che fossero sfide cruciali. Un rispetto che adesso dovrà essere proposto anche nei confronti del Girona, anche se pensarlo e dirlo può sembrare strano: non si può più guardare a loro con simpatia, ma considerarli dei rivali a tutti gli effetti.