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Italia, Jorginho: «In squadra ci sono tanti nuovi leader»

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Jorginho

Le parole di Jorginho in conferenza stampa in vista del doppio impegno dell’Italia contro Macedonia del Nord e Ucraina

Jorginho ha parlato in conferenza stampa in vista del doppio impegno dell’Italia contro Macedonia del Nord e Ucraina. Di seguito le sue parole.

CHE MACEDONIA SI ASPETTA – «Una Nord Macedonia chiusa, compatta. Ma senza concedere. Credo sia un fattore importante essere concentrati e non concedere nulla. Con due tiri in due partite abbiamo concesso due gol. Non dobbiamo concedere».

ITALIANI ALL’ESTERO – «Dobbiamo credere di più nei nostri talenti, nei nostri giovani. Ognuno ha il suo percorso e a volte non si crede tanto nel talento italiano».

CI SONO NUOVI LEADER – «Sì, credo proprio di sì. Ogni volta che c’è un cambiamento, che arrivano altri giocatori nuovi, devono crescere. Ci sono giocatori di grande personalità che possono lasciare il loro marchio della Nazionale facendo tante belle cose. Di Lorenzo, Cristante, Locatelli, sono giocatori che stanno venendo fuori con grande personalità».

MANCINI E SPALLETTI – «Non mi piace molto di fare le comparazioni, però sicuramente sono due allenatori con grandee esperienza. Sono entrambi molto sinceri, le cose che vanno dette. Sono sempre stati molto schietti con me, credo che quello sia un punto di vista importante. Personalmente, mi chiedono ciò che vedono nelle mie caratteristiche e possono dare alla squadra».

OBIETTIVO – «Tanto diverso non credo, tutti e due gli allenatori volevano proporre un bel calcio, di possesso palla e belle giocate con una squadra alta. Sono molto simili. Sugli obiettivi, dico che se non ne hai devi smettere… Ho degli obiettivi e sono quelli che mi muovono ogni giorno. Però non te li dico…».

ARSENAL – «Ci vuole sempre tempo quando cambi squadra, ma i primi sei mesi all’Arsenal non sono stati negativi, anzi. Ovviamente ci vuole del tempo per capire meglio i meccanismi, Arteta ti dà un miliardo di informazioni ma sono felicissimo lì. Io vice-capitano? una figura su cui la squadra deve appoggiarsi. Come si comporta, come dà il supporto alla squadra. Usa le parole giuste. Credo che quelli siano i comportamenti giusti che servono a un capitano che ha il rispetto dei compagni».

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