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Buon compleanno a… Julio Sergio

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Julio Sergio

Oggi Julio Sergio compie 45 anni. Nella settimana del derby è inevitabile pensare a lui, che un segno nella storia delle sfide tra Roma e Lazio l’ha lasciato

Oggi Julio Sergio compie 45 anni. Nella settimana del derby è inevitabile pensare a lui, che un segno nella storia delle sfide tra Roma e Lazio l’ha lasciato ed anche, se non soprattutto per questo, viene ricordato dal popolo giallorosso. Di parate importanti nella sfida ne ha fatte, ma una si impone ed è quella nel derby di ritorno del 2010, quando neutralizza il rigore calciato da Sergio Floccari permettendo ai suoi di non andare sotto di due reti, premessa per effettuare il ribaltone e vincere l’incontro. «C’è ancora qualcuno che ti ringrazia per il rigore parato su Floccari?» gli ha chiesto calcionews24 qualche anno fa e la sua risposta dice tutto sulla persistenza di certi eventi, sul calore che riescono a trasmettere anche ad anni di distanza: «In tanti sui social network. Ogni tanto posto qualcosina, perché voglio bene alla società e mi piace la città. Ogni tanto metto qualcosa e faccio due chiacchiere coi tifosi, mi fa piacere».

Del resto, al quotidiano generalista della capitale, il Messaggero, ha dichiarato che quella è «La parata più importante della mia carriera». Anche perché sta dentro quel memorabile 2010, nel quale la Roma va vicinissima alla vittoria del suo quarto scudetto: «Una cavalcata straordinaria, poi è successo quello che sapete». Sarebbe stato per lui un autentico miracolo sportivo. Perché stiamo parlando di colui che Luciano Spalletti aveva definito «il miglior terzo portiere mai allenato». «Io non mollo mai», racconta al Corriere della Sera la riserva costretta a guardare gli altri scendere in campo: «Che Doni giocasse lo sapevo, mentre non conoscevo Gianluca Curci: è un ottimo ragazzo, è romano, ha una tecnica italiana perfetta. Io ho imparato molto, ora forse mi guarderanno in maniera diversa». Ma questa situazione non mina la sua fiducia nel futuro: Tante volte è successo che da terzo portiere si diventa secondo o primo. Anche in due-tre giorni: basta avere un’ opportunità, fare bene e non uscire più». Tanta convinzione trova risposta nei fatti. Ad un certo momento, Julio Sergio Bertagnoli – origini italiane, provincia di Chieti, scala le posizioni e di gara in gara si trova a confermare il giudizio del suo mister, fornendo prestazioni più che convincenti. Diventando il portiere di fiducia di Claudio Ranieri («un vero signore, una persona buonissima e giusta». Fino a quando, però, arriva Vincenzo Montella e si vede scavalcato dal suo connazionale Doni. A quel punto la voglia di restare in campo è ormai un sentimento troppo forte per decidere di tornare nelle retrovie. Meglio perciò restare in giallorosso ma in un altro club, in prestito al Lecce.

Dove però non ha grande fortuna, anche per la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro che ne limita alquanto le presenze. La sua migliore prestazione delle 11 che riesce a mettere in fila, avviene a Bologna, quando i salentini ottengono i 3 punti e lui mantiene la porta inviolata. A La Gazzetta dello Sport, quando è in Puglia, non nasconde la nostalgia per la squadra e la città che lo ha fatto conoscere in Italia: «Sono stati cinque anni fantastici, in due momenti diversi: prima non giocavo e dovevo imparare, poi sono diventato titolare di una squadra protagonista in Europa. Dico la verità: mi mancano Roma e lo spogliatoio». Un legame forte, nonostante la cessazione del contratto cessi prima del tempo.

Lo si percepisce in tutta la sua emotività al momento dell’addio al calcio, che avviene a 35 anni, un’età piuttosto giovane per un portiere: «Oggi è un giorno triste.. ho deciso di smettere… dopo tanti anni pieni di emozioni e tanti infortuni non riesco più a giocare. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a far diventare un sogno di bambino una splendida realtà …!! Per questo un pensiero speciale ed un grande ringraziamento lo voglio fare all’ AS Roma ed a tutta la città che mi ha ospitato tanti anni e che per me rimane la più bella del mondo… dove ho vissuto cose indimenticabili… grazie di tutto e a tutti..!! Vi voglio e vi vorrò sempre bene. Julio Sergio Bertagnoli». Il suo sogno, apertamente dichiarato, è tornare un giorno a lavorare per la Roma. La segue sempre, la commenta, ne aveva pronosticato la vittoria in Conference League ed è più che mai convinto che Lukaku e Dybala insieme potranno fare grandi cose (e se sarà nel derby, meglio ancora): «Per il loro passato e per la loro storia, probabilmente è la coppia più forte che c’è nel nostro campionato. Inoltre è una coppia che sta funzionando molto bene in campo, con assist e gol dell’uno e dell’altro, quindi li vedo molto bene».

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