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STATS – La Juve di Allegri e quella di Trapattoni: Danilo e Bremer come Scirea e Brio
Anche il sito della Juventus ha celebrato la piccola impresa di non avere subito gol contro il Verona, da inserire in una dimensione più grande, proiettata nel tempo
Anche il sito della Juventus ha celebrato la piccola impresa di non avere subito gol contro il Verona, da inserire in una dimensione più grande, proiettata nel tempo: «Massimiliano Allegri è diventato il secondo allenatore nella storia della Juventus a collezionare almeno 100 ‘clean sheet’ in gare casalinghe in tutte le competizioni: meno soltanto di Giovanni Trapattoni (150)». É da 450 minuti, ai quali andrebbero aggiunti anche i copiosi recuperi non conteggiati dalle statistiche, che la difesa sta comportandosi benissimo, anche se ovviamente in alcune circostanze c’è voluto il contributo decisivo di Wojciech Szczesny, soprattutto a Bergamo e a San Siro con il Milan, quando l’intervento su Giroud è andato a incastonarsi nella galleria delle più belle parate dell’estremo difensore polacco.
Il Corriere della Sera di oggi, a firma Timothy Ormezzano, prova ad accostare la Juventus di oggi con quella guidata da Trapattoni in alcuni elementi. Un confronto che per ora è solo un esercizio di stile, solo il tempo e le eventuali vittorie potranno renderlo plausibile: «Giocando al gioco delle similitudini, il leader della Juve di Trapattoni, il compianto Gaetano Scirea, rivive con le dovute proporzioni in Danilo: per profilo morale, capacità di leadership e condivisione del numero 6. L’altro soldato scelto della trincea bianconera made in Trap era il roccioso Sergio Brio, che si può in qualche modo rivedere in Gleison Bremer». E proprio lo stopper bianconero degli anni ’80, su La Gazzetta dello Sport, conferma la giustezza del confronto e dichiara che è il brasiliano il giocatore della Juve odierna maggiormente convincente: «È stato molto criticato lo scorso anno, ma per me è un ottimo centrale, il migliore che ha la Juve. Mi piaceva già al Torino e credo che ora, dopo un normale periodo di assestamento, sia diventato il perno della difesa bianconera».