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STATS – Napoli-Milan: al Maradona Garcia male e Pioli benissimo. Consuetudine rispettata o novità?
Che la partita sia molto importante, è fuori di dubbio. Il Napoli ha bisogno di far capire che gli ultimi segnali di risveglio sono reali e rafforzare così la leadership di Garcia all’interno del gruppo
Che la partita sia molto importante, è fuori di dubbio. Il Napoli ha bisogno di far capire che gli ultimi segnali di risveglio sono reali e rafforzare così la leadership di Garcia all’interno del gruppo. Pioli arriva da una settimana problematica – per usare un eufemismo -, un terzo ko sarebbe grave. Al contrario, un successo al Maradona offrirebbe la prova più eclatante di una squadra capace di superare momenti difficili e, di conseguenza, in grado di vivere al massimo livello una stagione nella quale i passaggi a vuoto sono fisiologici. Ancor più se arrivano in un periodo preciso, limitato nel tempo, determinati anche dal valore dell’avversario o da circostanze particolari (come sarebbe finita Milan-Juventus senza l’errore di Thiaw che ne ha determinato l’espulsione?).
Alcune considerazioni statistiche sul match di domani sera.
1) Meglio il Napoli nell’ultimo periodo. Se si prendono in esame le gare più recenti, tenendo conto del percorso in Italia e in Europa, i risultati delle due squadre non sono identici. Gli azzurri non hanno mezze misure: 3 vittorie e 2 sconfitte. I rossoneri hanno conquistato l’intera posta 2 volte, perso altrettante e ottenuto uno 0-0 a Dortmund.
2) Altra opposizione netta. Mancherà Osimhen e non è cosa da poco, ma gli attaccanti a Garcia non stanno mancando per riuscire a sostituire il nigeriano. Il Napoli segna sempre, con una media di 2,2 a gara dal 30 settembre a oggi. Al contrario, il Milan nel mese di ottobre è passato solo a Genova con la rete contestata di Pulisic.
3) Il Napoli in casa. Con soli 6 punti raccolti in 4 gare, Garcia non può certyo vantare un buono score al Maradona, il luogo dove dovrebbe e potrebbe guadagnarsi maggiormente quella credibilità che solo la continuità dei risultati è in grado di dare. Eppure, nelle sconfitte con Lazio e Fiorentina la squadra ha prodotto comunque 38 tiri, andando in rete in sole 2 circostanze. Urge correggere, ma stando ai numeri quantomeno i presupposti per fare meglio ci sono.
4) Il Milan fuori. Pioli lontano da San Siro si trova a suo agio, tanto che nelle 5 trasferte fatte ha conquistato 3 punti 4 volte e l’unica sconfitta è avvenuta nel suo stadio, nella disfatta del derby giocato da ospiti in casa Inter. Negli ultimi due anni il Diavolo ha sempre banchettato a Napoli, 1-0 nell’anno dello scudetto e 4-0 l’anno scorso, con l’aggiunta della qualificazione alla semifinale di Champions League conquistata in quello stadio. Le serie positive prima o poi trovano un modo per finire, ma se continuasse domani, nel passaggio da Spalletti a Garcia, allora vorrebbe che c’è qualcosa di profondo da indagare nella storia recente del match, una sorta di capacità strutturale che determina la differenza tra le due squadre. A Leao e Giroud la risposta, tenendo conto che non stanno trascorrendo il loro momento migliore e sono ampiamente conosciuti.