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De Silvestri: «Il Bologna è un grande gruppo, Thiago Motta un predestinato»
Lorenzo De Silvestri, terzino del Bologna, ha parlato alla Gazzetta dello Sport riguardo al momento della formazione allenata da Thiago Motta
Lorenzo De Silvestri è il personaggio del momento con il gol di testa dalla lunga distanza realizzato col Frosinone. Ha raccontato il suo Bologna in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
IL GOL DI TESTA DA FUORI AREA – «Se sono tornato coi piedi per terra? Dai, ancora per qualche ora mi godo quel gol, poi basta…».
CASTELDEBOLE – «Per il compleanno di Lykogiannis, ragazzo super, abbiamo “sparato” in spogliatoio a sorpresa una canzone greca. Le cene di gruppo, molto e sempre per un motivo valido. Le lotte sulla musica: io metto “house”, a volte anche Anni 80, 70, il Noss, finché i più giovani non storcono il naso; Zirkzee e Alexis preferiscono rap, hip-hop. Sul muro è ancora appeso lo scontrino “pesante” che Orsolini ci ha offerto quando ha rinnovato: lo mettemmo lì un giorno e nella gara successiva fece tripletta. Chi lo tocca, guai a lui. Poi gli scherzi, le risate, Orsolini mattatore. I nuovi? Saelamaekers è molto autoironico, il più timido resta sempre Soumaoro: ma io riesco a farlo ridere, a volte. Zirkzee è pop, multitasking nei ruoli ma anche fuori, canta e balla bene».
DA DOVE NASCE IL BOLOGNA DI OGGI – «Dal fattore umano. Io mi batto sempre su questo tasto: le relazioni e il parlarsi sono fondamentali. E dalla filosofia-Bologna, e qui parlo di lavoro che va dal trovarsi un po’ in palestra prima dell’allenamento. Nessuno si sottrae. Va ricordato che l’aggregazione forte nasce anche ai tempi di Sinisa: chi ha vissuto quel periodo così duro si è fatto più adulto; e aiuta chi non c’era con qualcosa in più addosso».
TANTI RUOLI – «Mi è capitato di fare il terzo interno di centrocampo, il terzo centrale: una volta se eri terzino facevi il terzino. La forza, di giochi che non svelo, è l’attitudine di tutti, la predisposizione a interpretare cose diverse».
THIAGO MOTTA SPECIAL TWO – «Motta guarda sempre avanti: nel gioco, nel vincere, nel proporre. Se gli dai, dà. E ha capito che questo gruppo gli dà fiducie e può ricevere fiducia: da tempo. Un predestinato, sì».
LA PRESENZA DI SAPUTO – «Una grande persona, educata, dietro le quinte ma presente tutti i giorni. Fa colazione con noi. É innovativo: ha internazionalizzato il club».