L’Arsenal ha battuto il Siviglia 1-2 grazie al talento dei brasiliani, Gabriel Jesus in particolare con un gol e un assist

Alla vigilia della trasferta a Siviglia, Mikel Arteta aveva lasciato intendere che la sconfitta in Francia con il Lens aveva rappresentato un messaggio chiaro: in Champions nulla ti viene concesso per il rango o per la presunta superiorità che mostri in quel momento. Il girone B è indubbiamente tra i più equilibrati tra gli 8 presenti, ma non ci piove che l’Arsenal sia favorito e abbia il dovere di qualificarsi per primo su una concorrenza composta dagli spagnoli, dai francesi e dagli olandesi del Psv Eindhoven. Il successo di ieri sera riposiziona gli inglesi in testa, con la possibilità nel retour-match di allungare in maniera decisiva. Ed è stato il frutto di una condotta di gara con livelli d’eccellenza in alcuni momenti e con numeri che hanno certificato la superiorità, come denotano gli Expected Goals dalla stessa differenza registrata a fine gara (0.77-1.78). Se invece di 0-1 il match è terminato 1-2 è perché la componente tecnica brasiliana dei londinesi sa esprimere grande qualità (Martinelli e Gabriel Jesus i goleador) e il carattere del Siviglia ha permesso sullo 0-2 di rientrare in partita con una deviazione aerea di Gudelj da calcio d’angolo battuto molto bene dal solito Rakitic.

Altre annotazioni della partita da sottolineare. Ne indichiamo tre, due fondamentali per l’esito della sfida, una di semplice curiosità.

1) Il genio di Gabriel Jesus. La rete del raddoppio è una sua invenzione, stile Thuram al derby, con conclusione imparabile dopo avere fatto tutto da solo. Ma l’attaccante si è distinto soprattutto in occasione della prima rete, quando con un colpo di tacco si è aperto uno spazio enorme e ha servito prontamente Martinelli. Il compagno aveva già fallito a tu per tu con Nyland a inizio gara, su una combinazione simile, solo più corta nello spazio. Quell’incertezza gli è rimasta nella memoria e nella seconda opportunità ha deciso di non guardare più il portiere e a testa bassa si è allargato per scartarlo: operazione rischiosa, ma perfettamente riuscita.

2) L’ultimo secondo. Il Siviglia ha sfiorato il pari all’ultimissima azione. Ocampos è arrivato al tiro esausto e, come succede in questi casi, la lucidità lascia il posto alla forza estrema e il suo destro si è allargato sull’esterno. Magari avrà rimpianto tutti quei recuperi fatti su Saka, perfettamente riusciti anche fino alla propria area di rigore.

3) Sergio Ramos. Ha piovuto fortissimo in Siviglia-Arsenal. Ma lui, inquadrato perché protagonista di molti episodi, alcuni dei quali con relativo avversario a terra, più che bagnato, con i capelli perfettamente pettinati all’indietro, sembrava imbrillantinato. Veterano di mille battaglie, carisma intatto, l’ex Real è sempre lui, anche nei cambi di gioco che propone in fase di costruzione.