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Buon compleanno a… Alejandro Balde
Buon compleanno ad Alejando Balde: il giovane del Barcellona compie quest’oggi 20 anni. Conosciamolo meglio
Oggi Alejandro Balde compie 20 anni. É un compleanno importante per un giovane in ascesa, momentaneamente condizionato da quello che gli spagnoli chiamano il “virus Fifa”, ovvero quegli infortuni che succedono durante gli impegni internazionali e vanno poi a condizionare la vita dei club. A lui è successo pochi giorni fa, durante la gara vittoriosa contro la Scozia nella quale un fastidio agli adduttori l’ha portato a essere sostituito da Fran Garcia. Privandosi così la possibilità di giocare la successiva sfida in Norvegia con le Furie Rosse e, verosimilmente, l’impegno in Liga del prossimo weekend. Il suo rientro dovrebbe avvenire tra una settimana, quando il Barcellona scenderà in campo per la terza gara di Champions League.
Un infortunio altrui, del resto, ha concesso al difensore blaugrana l’opportunità di partecipare al Mondiale 2022.
Che certamente non è stata la migliore delle avventure possibili per la sua nazionale, ma gli ha consentito di fare un’esperienza significativa, importante, che può costituire la base per un futuro di ambizioni notevoli, a partire proprio dall’Europeo prossimo venturo dove certamente la Spagna con i suoi giovani reciterà un ruolo da protagonista. Un trailer, una scena suggestiva, la si è vista in Qatar nel quinto dei 7 gol rifilati a Costa Rica quando Gavi ha chiuso con un colpo da campione un’azione che ha trovato proprio in Balde un fattore di accelerazione con una percussione interna. Anche se non va negato che in chiusura di girone, quando è arrivata la sconfitta col Giappone, è stato Alejandro a perdere il pallone che Ritsu Doan ha trasformato nel gol che ha avviato il ribaltone. Ma è tipico della cultura calcistica del proprio Paese, ormai estesa a un po’ tutti, giocare dalle retrovie con l’idea di non buttare mai via la sfera, in caso di errore non lo si considera più grave di altri. Vero è che poi Luis Enrique non lo ha messo titolare nella decisiva gara con il Marocco, facendolo entrare solo nel pieno dei supplementari al posto di Jordi Alba. Ma così, in parte, l’ha salvato dall’essere considerato responsabile di una debacle che nessuno si aspettava, con la Spagna arrestatasi agli ottavi di finale.
Quanto l’anno in corso sia fortemente positivo per il ragazzo di Barcellona, un altro dei grandi prodigi della cantera, lo certifica il suo inserimento nell’elenco di svariati premi relativi al 2023. Alejandro Balde non sarà il Golden Boy, ma certamente merita che il suo nome faccia parte del prestigioso premio di Tuttosport.
E restringendo la lista, quella dei 10 candidati al trofeo Kopa, che viene consegnato al miglior giocatore Under 21 del mondo, una specie di Pallone d’Oro per i giovani, colpisce con chi condivida questa posizione. Jude Bellingham, Jamal Musiala, Eduardo Camavinga, Xavi Simons, Antonio Silva, Rasmus Hojlund, Elye Wahi e i compagni di club Gavi e Pedri, ad affermare la capacità del Barcellona di essere inesauribile nel riuscire a proporre la sua opera di rinnovamento. Continua e di altissimo profilo, come del resto ha attestato proprio il Qatar quando il club diretto da Xavi ha portato all’appuntamento più importante un numero di giocatori da record.
Si spiega anche così, con questa forza complessiva dell’organico, perché un giocatore giovane riesca a crescere in fretta e a sapere come si fa a vincere (Liga e Supercoppa). Ancora più ammirevole è Alejandro Balde per ciò che ha raccontato scoutnation.forumfree.it.: «Nel corso della sua giovane carriera, il terzino classe ‘03 ha dovuto affrontare un infortunio grave come la rottura della tibia, da cui è tornato più forte. Ed il Barcellona ha dato prova di voler puntare sul ragazzo, tanto da fargli sottoscrivere, nel corso dell’estate 2021, un contratto fino al 2024, inserendo una clausola rescissoria dal valore di 500 milioni di euro». Meno di un mese fa, Mundo Deportivo si è interrogato su cosa debba migliorare Balde, offrendo questa risposta: «In difesa, lo staff di Xavi gli chiede di essere più preciso nel passare la palla e di non complicarsi la vita quando e dove non dovrebbe». Mentre nelle proiezioni in avanti, può crescere nell’ultimo passaggio, anche se 6 assist vincenti in 56 partite, non vengono considerati pochi. Quel che è certo è che misurarne la crescita sarà estremamente intrigante e chissà che con i suoi compagni non vada a stabilire un percorso che farà parlare di una nuova generazione di campioni, in grado di fare epoca.