La grande atmosfera registrata sugli spalti durante Atalanta-Rakow al Gewiss Stadium di Bergamo. Tifoseria nerazzurra molto calda

Ci potrebbero essere mille frasi per descrivere il ritorno dell’Atalanta in Europa, ma quella perfetta sta sempre tra le propria mura, specialmente quelle di Città Alta. La più classica “Da Bergamo all’Europa ci porti via con te” perché la Dea trascina non solo i suoi tifosi, ma ogni singolo punto del territorio orobico: figuriamoci se si gioca il giovedì sognando altre notti magiche.

Giorno di settimana, fine di una stancante giornata di lavoro, ma la testa sta nei dintorni di Viale Giulio Cesare. Serata tranquilla a vedere un film insieme al proprio amore? Macché, neanche di fronte a pregherie o promesse mantenute si può rinunciare alla Dea. Parafrasando I Pinguini Tattici Nucleari: “Il futuro che ti potevo dare, l’ho barattato per la squadra della mia città”.

Trepidazione, emozione, ma in primis attesa e curiosità su quella che sarà la nuova coreografia della Nord. Il bianco che poi si colora con l’Europa nerazzurra dominata da una Dea bianca: simboleggiando il ritorno di chi vuole essere protagonista non solo in campo, ma anche sugli spalti. Coreografia che rappresenta ovviamente la crescita della nuova Pisani insieme ai ragazzi che la dirigono.

Il clima è una bolgia, e se la partita si dimostra in discesa ciò non cambia il testo della canzone dello stadio: sostenere la squadra con grande entusiasmo senza dare per scontato qualsiasi particolare (l’Atalanta sarà anche realtà nella alta classifica, ma guai a dare tutto per scontato specialmente nelle emozioni). Si comincia bene questa nuova avventura con grande festa, dando un altro messaggio alla squadra: “Risultato? Noi dormiremo tranquilli, ma sugli spalti non faremo sogni, noi faremo solide realtà”.