Walid Cheddira, attaccante del Frosinone, racconta così l’inizio della sua esperienza alla corte del club ciociaro

Walid Cheddira è uno dei volti nuovi del Frosinone. Domenica è arrivato il suo primo gol in Serie A, oggi racconta a La Gazzetta dello Sport le emozioni di questo periodo.

SORRIDE SEMPRE – «Sono una persona molto positiva e tranquilla e lo dimostro così. Questa, chiamiamola filosofia di vita, mi deriva dalla religione. Ho un atteggiamento di ringraziamento verso Dio per tutto quello che mi ha dato, mi sta dando e mi darà in futuro. Sono grato».

IL PRIMO GOL IN A – «Bellissima sensazione. Sarà banale, ma è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio».

LA NAZIONALE – «Nel momento in cui l’Italia non si è mai fatta sentire e il Marocco si è interessato, mi ha seguito, mi ha chiamato fino a convocarmi per il Mondiale, non c’è stata difficoltà di scelta…».

DOMENICA IL PADRE NON ERA ALLO STADIO – «L’unica volta in cui non c’era… É una figura importantissima, ci ha sempre sostenuto, a me e ai miei fratelli, ha fatto di tutto per non farci mancare niente».

DI FRANCESCO – «Il mister è un top. Ha una mentalità propositiva e offensiva».