Il caso Rubiales sta andando ben oltre la Spagna. Tanto più adesso, con la decisione di sospendere il presidente della Federazione spagnola da parte della Fifa

Il caso Rubiales sta andando ben oltre la Spagna. Tanto più adesso, con la decisione di sospendere il presidente della Federazione spagnola da parte della Fifa per il bacio a Jennifer Hermoso in occasione della premiazione del Mondiale femminile. A La Gazzetta dello Sport ne ha parlato Elena Linari, difensore dell’Italia e della Roma: «É difficile anche trovare le parole. Mi sono messa nei panni di Jenni. Stava vivendo il momento più alto della sua carriera, dopo anni di sacrifici e lotte… Nessuno si sarebbe aspettato qualcosa del genere, tantomeno davanti al mondo intero, tantomeno da un presidente nel momento in cui ti consegna la medaglia. E la cosa che mi dispiace davvero è che la vittoria delle spagnole sia stata messa in ombra da questa storia. Rubiales ha parlato di abbraccio e di gesto consensuale: alla fine qualsiasi cosa faccia la donna diventa per l’uomo un pretesto per agire.

Non può essere così. Io e le mie compagne ne abbiamo parlato: siamo tutte scioccate e vogliamo esprimere la nostra vicinanza a Jenni e a tutte le giocatrici che hanno subito quelle violenze, perché purtroppo durante il Mondiale si sono sapute molte altre cose, tanto che la Fifa sta mettendo sempre più attenzione a quest’aspetto, inserendo anche figure specifiche all’interno delle nazionali per prevenire questo tipo di molestie. Quanto ha fatto Rubiales, nel suo ruolo di presidente, è inaccettabile e spero con tutto il cuore che vengano presi provvedimenti in poco tempo, far passare 90 giorni è troppo. É giusto che paghi adesso e ci metta la faccia, cosa che finora non ha fatto. Il presidente ha cercato di giustificarsi per qualcosa di ingiustificabile, avrebbe dovuto solo chiedere scusa e dimettersi. Non sta facendo bene né al calcio femminile spagnolo, né a quello mondiale. L’avesse fatto una donna sapete come sarebbe stata definita vero?»