Il "battesimo del fuoco" di Bakker nell'Atalanta di Gasp (fatto anche dai suoi predecessori) - Calcio News 24
Connettiti con noi

Atalanta News

Il “battesimo del fuoco” di Bakker nell’Atalanta di Gasp (fatto anche dai suoi predecessori)

Avatar di Filippo Davide Di Santo

Pubblicato

su

bakker atalanta

Il primo impatto di Bakker all’Atalanta: inizio in salita e filosofia tattica “gasperiniana” da imparare (come i suoi predecessori)

Così come per l’attacco, l’Atalanta ha necessità di ritrovare qualità soprattutto sugli esterni: ruolo alla ricerca della sua pietra filosofale da tre anni a sta parte, incapace anche soltanto di eguagliare i fasti di un tempo.

Al di là di quali saranno poi i futuri acquisti, il rinascimento a sinistra sta tutto nel talento ed esperienza dell’ex Leverkusen Bakker: avente sulla carta quelle caratteristiche tecniche necessarie per il gioco offensivo della squadra, oltre che ad essere un “sinistro puro” e non riadattato.

Com’è stato il precampionato del giocatore olandese? Lo stesso bilancio che hanno avuto tutti i migliori esterni avuti da Gasperini all’Atalanta. Potenzialità presenti (anche con qualche assist), ma che necessitano di tempo prima che combacino con i dettami del tecnico: risultando certe volte macchinoso.

Alle critiche nei suoi confronti si risponde con un dettaglio particolare e citato da molti addetti ai lavori: il lavoro di Gasperini per gli esterni è tanto perfetto quanto lungo nello sviluppo. Gosens ci ha messo una stagione intera prima di diventare il “Robin” che ha fatto sognare Bergamo, e si rammenta troppo poco delle condizioni tecnico/tattiche nell’estate del 2017: da perfetto sconosciuto incapace anche soltanto a saltare l’uomo ad un vero e proprio fenomeno.

Certo, questa attesa non sempre però produce i frutti sperati: c’è chi ci riesce, altri completamente incoerenti con l’Atalanta di Gasperini e infine i cosiddetti incompiuti nonostante avessero le caratteristiche giuste per sbocciare (Maehle per esempio).

Le aspettative sono alte tra standard europei e cifre spese, ma nel mezzo c’è sempre quel “battesimo del fuoco” che Bakker dovrà per forza fare per diventare perfetto: l’esito finale spetterà al campo.