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IL MEGLIO DEL 2023 – Champions League Inter: Lautaro non ha pentimenti e pensa al nuovo assalto

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Champions League Inter, Lautaro Martinez non ha pentimenti per quanto accaduto in passato e vuole un nuovo assalto

Nell’intervista di oggi a La Gazzetta dello Sport, viene posta una domanda a Lautaro che certamente alberga nella testa dei tifosi: «Ripensa mai a quel gol fallito il 10 giugno? Le è mai capitato di sognare quell’azione?». Il riferimento è a quel momento topico della finale di Istanbul, quando su un clamoroso errore della difesa del Manchester City l’Inter ha avuto l’occasione per portarsi in vantaggio. La risposta del capitano nerazzurro è categorica: «Ma no, perché sono a posto con me stesso: ho fatto la scelta giusta. C’è chi dice che avrei dovuto passarla a Brozovic, chi a Lukaku. In quel secondo ho deciso così e va bene, ho rivisto tante volte i video con Guardiola già a terra… Ma non è l’unica occasione che abbiamo avuto, nella mia testa porto quanto di buono abbiamo fatto». Nessun pentimento, nessun rimorso, parole da campione del mondo, si potrebbe anche dire, che ha ben capito in Qatar come Argentina-Francia abbia avuto talmente tante e tali deviazioni di percorso che è inutile soffermarsi troppo su ciò che poteva essere e non è stato.
La domanda più urgente per il Toro è un’altra, se vogliamo restare sul piano delle responsabilità personali: può migliorare il suo rendimento europeo? Andiamo a fare un rapido excursus dei suoi anni in Champions League.

1) 2018-19. Buca l’accesso agli ottavi fallendo nella gara decisiva con il Psv. Ma il peso maggiore di quel mancato approdo è l’attaccante per il quale lui lavora: Mauro Icardi. Sembra una vita fa, anzi molte di più.
2) 2019-20. Va in rete 5 volte in 6 gare, se avesse trasformato il rigore col Borussia Dortmund avrebbe centrato l’en-plein. Impressiona registrare quanto in una sola stagione sia cresciuto, a differenza della squadra che rimane nuovamente al palo del girone.
3) 2020-21. Terza eliminazione nella prima fase. Non basta la luce emanata al Bernabeu per considerarlo sufficiente, è un passo indietro rispetto alla precedente edizione.
4) 2021-22. Con Inzaghi cambia la storia e ci si va a giocare gli ottavi a Liverpool. Dove risulta abbastanza inspiegabile la sostituzione proprio di Lautaro totalmente immerso nell’idea di riuscire a fare l’impresa.
5) 2022-23. A un passo dalla gloria eterna, per usare la formula in voga nella Copa Libertadores. Strepitoso a Barcellona, anonimo a Monaco col Bayern, quando cominciano i turni a eliminazione diretta fa la differenza. Fino a Istanbul, su quell’assist di Akanji che – forse – non ha capito fino in fondo.

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