Diversi nelle opinioni, uniti nel sostegno: il popolo dell’Atalanta nel caldo di Clusone

In quel di Clusone presenti più di 400 persone per assistere alla prima amichevole dell’Atalanta. Tanto affetto nonostante il caldo

40 gradi all’ombra, sana aria di montagna, la voglia costante di bere qualcosa di fresco, ma soprattutto di ritornare all’Atalanta: anche se si tratta di una semplice amichevole precampionato. Tra i tifosi, soprattutto in estate, si manifesta questa varietà di opinioni che tende a creare discorsi: calciomercato, formazioni, giocatori e ancora calciomercato suscitando confronti leggendo le notizie sui giornali.

Si creano sempre dibattiti molto accesi e non soltanto perché è il caldo a farla da padrone: dal più ottimista speranzoso di ritornare in Champions al tifoso obiettivo fino al pessimista che crede di retrocedere in Serie B muovendo qualche critica alla società.

Nonostante ciò quando l’Atalanta chiama si è sempre pronti (nel bene e nel male). A Clusone per la prima amichevole contro la Rappresentativa Città di Clusone erano presenti in massa sugli spalti dello stadio, con una squadra accolta da un popolo unito e al tempo stesso curioso di quella che sarà la Dea 2023-2024.

Canti, cori, applausi, famiglie con bambini e nel mezzo anche qualcuno che cerca autografi o maglie indossate da Hojlund e compagni. Finisce la partita, si leggono le parole di Gasperini e ancora una volta si ritorna al punto di partenza dopo aver condiviso insieme 80 minuti di tifo. Ancora discussioni su discussioni, ma l‘Atalanta è questo: diversi nelle opinioni, ma uniti nel sostegno. Giusto così.