Calciomercato
Sticchi Damiani: «Ecco come il Lecce riparte da Corvino e D’Aversa»
Le parole di Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, sul calciomercato in vista della prossima stagione
Il Lecce è reduce da una stagione nella quale ha centrato la salvezza e con i giovani ha vinto il campionato Primavera. Un’operazione da ripetere ma con altri presupposti: in panchina non c’è più Marco Baroni e al suo posto siede un Roberto D’Aversa al quale non mancano gli stimoli per fare bene. Ne ha parlato con La Gazzetta dello Sport il presidente Saverio Sticchi Damiani.
LO SCUDETTO PRIMAVERA E CORVINO – «Con Pantaleo a Reggio Emilia ci siamo dati il cambio. Dopo la semifinale è andato via e sono arrivato io. Penso l’avrebbe sentita troppo. É stata un’emozione incredibile per entrambi. E quel che mi piace di questo grande dirigente, che a dicembre farà 74 anni, è l’impegno spasmodico e la cura dei dettagli che mette ogni giorno in qualsiasi cosa faccia: prima squadra, Primavera, Under 18. Non ci sono differenze».
GIOVANI SU CUI SCOMMETTERE – «A Folgaria in ritiro ne portiamo 11. É un messaggio forte».
DIVORZIO CON BARONI – «É stata una separazione serena. Ho lasciato che se ne occupasse in prima persona Pantaleo che segue la parte tecnica. L’idea era quella di ripartire da lui. Le volontà non si sono incontrate. Inutile dire di chi è la colpa. Ci teniamo due anni meravigliosi e spero che lui li porti nel cuore».
SENSAZIONI SU D’AVERSA – «Buone. Perché è un buon tecnico che fa parlare il campo e ha valori umani. Lo conobbi a una cena a Ostuni: una bella impressione. Dopo la presentazione sono rimasto della stessa idea».
MERCATO – «Questo mi sembra un mercato più accorto per le piccole. Noi facciamo un mercato di opportunità. Se Hjulmand parte ci vuole uno che non lo faccia rimpiangere troppo. Per quanto Corvino e Trinchera siano abili e aziendalisti, è difficile fare operazioni a zero. Sulle cessioni ne deve valere la pena. Ma nessun calciatore mi ha chiesto di voler andare via, anzi alcuni hanno finito le vacanze in Salento. Vuol dire che stanno bene».