Atalanta News
Buon compleanno a… Marco Carnesecchi
Oggi è il compleanno di Marco Carnesecchi portiere dell’Atalanta e che in stagione ha giocato in prestito alla Cremonese
Oggi Marco Carnesecchi compie 23 anni. Non sappiamo dove festeggerà, l’unica certezza è che non sarà in Romania perché anche lui fa parte della disavventura azzurrina, ovvero dell’eliminazione dell’Under 21 dopo 3 gare del girone, con il conseguente addio all’Europeo in corso. «La delusione è talmente grande che faccio fatica a parlare. sono state tre partite sfortunate per noi e andiamo a casa con l’amaro in bocca. Si respirava un’aria bella, ci sentivamo più forti» ha commentato al termine della gara, con la delusione anche per l’impossibilità di sfidare proprio stasera a Bucarest la temibile Spagna.
Sarebbe stato un bel vedere, uno di quei test ancora più importanti per saggiare il valore di un portiere di cui tutti parlano benissimo, a maggior ragione in un giorno come questo, dove magari l’emotività personale avrebbe avuto una sua parte, avrebbe funzionato da molla o da zavorra. E invece no, tutti a casa, un po’ anche per sua responsabilità, visto che la rete che ha deciso Italia-Norvegia non lo ha visto irreprensibile, anche se nel corso della partita ha sfoderato due parate determinanti su Sahroui e Nasa. Tra l’altro, il caso vuole che il gol incassato sia arrivato da un giocatore della Salernitana, Erik Botheim, e proprio contro i campani, nella gara d’andata del campionato, Marco si sia visto affibbiare l’unica seria insufficienza dell’anno. Perché per il resto, nell’avventura non certo esaltante della Cremonese, lui si è segnalato per una serie di prestazioni di tutto rispetto. Le si potrebbe finanche incorniciare in una sorta di legge: quando i grigiorossi hanno combinato qualche impresa, si può essere certi che il contributo del portiere sia stato assolutamente determinante. Esempio illuminante la gara allo Zini con il Milan, salutata con un 8 in pagella da Monica Colombo sul Corriere della sera con la seguente motivazione: «Decisivo: chiude a doppia mandata la porta salvando il risultato con quattro interventi. Ipnotizza Origi, neutralizza la chance di Thiaw e risponde presente su Messias in due occasioni».
Non a caso oggi, a mercato che va a iniziare, il suo nome è sulla bocca di tutti. Con almeno tre ipotesi forti che vanno a delinearsi.
La prima è diretta, per certi versi logica, un atto di promozione che farebbe capire la logica dell’andare in prestito: Carnesecchi torna nella sua Atalanta, stavolta per entrare in pianta stabile in prima squadra e provare a rivivere quei momenti di gloria trascorsi nel settore giovanile, quando era stato uno dei protagonisti della vittoria del campionato Primavera.
Seconda ipotesi: altro giro in provincia. I nerazzurri vogliono Hjulmand dal Lecce? Ebbene, in Puglia ci va lui come contropartita, a rivivere un’altra stagione nel ruolo di accumula-punti in prospettiva salvezza.
Terza possibilità: l’Inter si priva di Onana che rappresenta una plusvalenza da 0 a cifra X – e se l’incognita la risolvono in Premier sono bei soldoni -: si decide di puntare su un italiano di prospettiva, che se riuscisse a soddisfare tutte le aspettative create in quest’annata rischierebbe di diventare un portiere epocale. Un Walter Zenga del nuovo millennio, ovviamente prescindendo da differenze stilistiche e caratteriali sulle quali è superfluo soffermarsi, almeno per ora. In una recente intervista a SportWeek, nella quale lo accostavano alla Juventus – nonostante a Torino Szczesny e Perin abbiano trascorso una stagione migliore di tanti loro compagni – a domanda diretta se si sente pronto per una big ha risposto in maniera sincera: Credo che nessuno lo possa mai essere, nemmeno il portiere più forte al mondo. Finché non accade, è impossibile saperlo».
Naturalmente c’è ancora una quarta opzione e ne usciranno ancora altre, se l’andamento del mercato non sarà così istantaneo e risolutivo, come lascia trasparire sempre nelle prime battute.