Champions League
Milito: «Finale Champions, io ero tranquillo: sentivo che avremmo vinto. Inter, cura i dettagli»
Diego Milito, ex attaccante dell’Inter, ha parlato al Corriere della Sera in vista delle finale di Champions dei nerazzurri
Se c’è un uomo che può spiegare come vincere una finale di Champions League è Diego Milito. Eroe di Madrid nel 2010, autore della doppietta che ha permesso all’Inter di battere il Bayern 2-0, l’argentino racconta le impressioni della vigilia di Istanbul al Corriere della Sera.
PRIMO RICORDO DI MADRID – «La gioia dei tifosi dopo il secondo gol. Se chiudo gli occhi vedo ancora le loro facce. In quel momento abbiamo capito che potevamo davvero farcela».
COME SI BATTE IL CITY – «Non c’è una formula esatta. Bisogna curare i dettagli, andare in campo con determinazione, saper sfruttare le occasioni».
RICETTA PER GESTIRE LA PRESSIONE – «Non è semplice, ci sono tanti pensieri, l’adrenalina già in circolo. Ma io sono riuscito a dormire, ero tranquillo: sentivo che avremmo vinto quella partita».
STUPITO DI MOURINHO ALLA ROMA – «No. Ci sono momenti e momenti. Roma è una piazza perfetta per il mister».
MOU E INZAGHI – «Per José ho un debole, gli sarò sempre grato. Con lui c’è un legame di affetto che rende difficile il confronto». Simone è un ottimo allenatore, a volte ingiustamente criticato. All’Inter sta facendo grandi cose».
LAUTARO – «Lo conosco da quando era giovanissimo, quasi un bambino. Col Racing esordì in prima squadra entrando al mio posto. Una sorta di passaggio di consegne. É un ragazzo straordinario, gli voglio bene. Vederlo crescere, sapere dive è arrivato adesso, mi rende felice».
RETEGUI – «Mi piace, è cresciuto in fretta. Ha qualità, la mentalità giusta. Sono sicuro che in estate verrà chiamato da qualche squadra europea, forse dalla Serie A».
TORNEREBBE ALL’INTER – «Non sono abituato a propormi ma sì, sarei pronto a mettermi in gioco. In ogni caso il mio legame con l’Inter sarà sempre speciale».