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Maurizio De Giovanni: «Napoli, non si può vendere Osimhen»
Le parole di Maurizio De Giovanni, noto scrittore, sul futuro di Victor Osimhen con la maglia del Napoli. I dettagli
Maurizio De Giovanni è uno degli scrittori più noti in Italia. Tifosissimo del Napoli, ha provato per La Gazzetta dello Sport a proporre similitudini tra gli eroi dello scudetto e i suoi personaggi letterari, con tanto di voto alla stagione.
LA SOCIETA‘ – «É come l’editore, sceglie lo scrittore. La società realizza gli obiettivi reali, il ringiovanimento, pure con la valorizzazione della rosa. Poi c’è congiunzione astrale. Io non parlerò più. Ero uno che riteneva la squadra si fosse indebolita. Devo ammetterlo: ora crederò fortemente nelle prossime scelte della società. Fermo il diritto del tifoso di criticare. Come un lettore che non legge un libro. Però questo risultato è frutto di una pianificazione. Dimentichiamo troppo facilmente che da 14 anni la squadra è sempre in Europa, senza debiti finanziari. Abbassamento verticale delle spese di ingaggi. Nessuno pensava a questo. Voto 10».
OSIMHEN – «Giuseppe Lojacono, alias Alessandro Gassman. Disordinato che diventa ordinato. Scomposto che diventa composto. Uno che diventa leader vero, che era mancato. Lui si è preso città, squadra e tutto. Ora giocatore completo, sa dialogare, apre spazi per i compagni. Lavoro straordinario di Spalletti. Il Napoli non può permettersi 10 milioni di euro di ingaggio: oggi questo vale. Sarebbe una perdita seria, non solo tecnica ma etica e morale. Osimhen chiama la squadra al pressing, all’agonismo. Voto 8».
LOBOTKA – «Non si offenda per il paragone al femminile. Ma Lobotka è come la mia investigatrice Sara Morozzi. Opera a fari spenti per il bene comune. Lui è il Napoli. Chi ha messo in difficoltà gli azzurri quest’anno, rinunciando a giocare, lo ha fatto piazzando due mediani addosso allo slovacco. Sarebbe il giocatore perfetto se segnasse 5-6 gol. Se tirasse i rigori, che ne sbagliamo troppi: 7,5».