Champions League
Milan, Pioli: «La nostra storia è di giocare in Champions»
Le parole di Stefano Pioli a L’Equipe in vista della sfida di questa sera del Milan in Champions League contro il Napoli
Intervistato da L’Equipe, il tecnico del Milan Stefano Pioli si è raccontato prima della sfida di Champions, dal percorso ai francesi in rossonero. Ecco le sue parole, come riportate da gazzetta.it.
GESTIONE PIOLI – «Il nostro percorso è iniziato tre anni fa e sono fiero di vederla crescere, ma la storia del Milan è quella di giocare in Champions. Siamo felici, ma non dobbiamo fermarci qui. La svolta? Si tratta anche di uomini: con Ibrahimovic, Kjaer e Saelemaerkers siamo migliorati dal punto di vista tecnico e di carattere. Ibrahimovic non è un giocatore normale, ma un campione tecnico e morale, un modello, un punto di riferimento per un gruppo giovane come il nostro. È stato un sostegno enorme anche per lo staff»
I FRANCESI ROSSONERI – «Con Giroud sapevo che avremmo lavorato bene insieme: è un gran giocatore, di squadra, generoso, sempre positivo. Theo Hernandez può ancora migliorare, perché ha margini enormi, ma deve convincersene. Maignan? Rispetto a quando l’ho visto con il Lille in Europa League, di è rivelato anche migliore di quel che pensassi. È meticoloso, vuole sempre migliorare: è uno sfinimento per l’allenatore perché esigente, ma è anche motivato. Kalulu? Una gran sorpresa. Non ha mai mollato, migliora sempre e non è ancora finita»
MODELLI – «Se pensi solo al risultato non fai progressi: io mi baso sulle prestazioni, l’essenza del mio mestiere è di lavorare da squadra. A chi mi ispiro? Guardiola e Ancelotti sono i migliori al mondo, non per le stesse ragioni. E seguo Arteta dell’Arsenal».
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