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VOTI&STATS – Malta Italia: Retegui mette tutti d’accordo, Scalvini e Tonali no
L’uomo del momento è lui, Retegui. Titolare in Italia-Inghilterra e Malta-Italia; entrambe le volte in gol, la prima di piede e la seconda di testa
L’uomo del momento è lui, Mateo Retegui. Titolare in Italia-Inghilterra e Malta-Italia; entrambe le volte in gol, la prima di piede e la seconda di testa; 156 i minuti che lo hanno visto in campo; una partecipazione al gioco non alta (50 palloni toccati in 2 gare sono una quota da prima punta non particolarmente attiva nello sviluppo della manovra).
Infine, una promozione sicura, certificata dalle parole del CT Roberto Mancini, dal crescente interesse di mercato (si parla di Inter e Lazio) e anche dai voti dei giornali. Scegliamo il Corriere della Sera e il Corriere dello Sport come esempi, non concordi sul voto ma convinti entrambi dell’utilità dell’argentino a proposito della partita di ieri.
CORRIERE DELLA SERA – voto 7: «Canta già l’inno, ha voglia di sentirsi protagonista: indisturbato in mezzo all’area piccola fa gol di testa, anche qui alla prima occasione. Recupera palloni, li difende, cerca un’altra occasione buona, senza trovarla. Se sbarca in A tornerà ancora più utile».
CORRIERE DELLO SPORT – voto 6,5: «Una palla, un gol. Il secondo nelle prime due partite in azzurro. É il giocatore che Mancini segue con più attenzione, è una sua idea, diciamo pure una sua invenzione e quando Mancio battezza un giocatore, è difficile che sbagli. Si muove tanto e si muove bene».
Chi sono invece i giocatori che non mettono d’accordo le pagelle dei due quotidiani? A dividere totalmente è Scalvini. Da Milano lo “salvano” col 6, pur ammettendo che «mostra qualche incertezza». Da Roma, invece, lo bocciano col 5 per due episodi: l’iniziale occasione Satariano, dove viene tagliato fuori, e il giallo rimediato nella ripresa quando «Jones lo brucia nello scatto». Anche Tonali riceve una valutazione opposta. Per il Corriere della Sera è un 6,5 per i due assist sui gol, che «impreziosiscono una serata senza cali di tensione». Per il Corriere dello Sport, invece, «da un giocatore col suo dinamismo è lecito aspettarsi di più, tanto di più».