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Buon compleanno a… Lucien Agoumé
Oggi Lucien Jefferson Agoumé compie 21 anni. Nonostante la giovane età, il ragazzo ha già fatto parlare molto di sé
Oggi Lucien Jefferson Agoumé compie 21 anni. Nonostante la giovane età, il ragazzo ha già fatto parlare molto di sé, come succede ai talenti che appena si mettono in mostra si fanno notare perché sembrano somigliare a qualcuno. E nel suo caso non era ancora maggiorenne che in Francia lo si accostava a una stella di prima grandezza, come si evince da questo articolo pubblicato da Sport.Sky.it: «Non ha ancora 18 anni, ma in Francia c’è già chi assicura che sarà un “crack”: lui è Lucien Agoume, centrocampista centrale classe 2002 del Sochaux nel mirino dell’Inter. I nerazzurri che avevano già trovato l’accordo con il giocatore, ora hanno raggiunto l’intesa anche club transalpino. Il suo ingaggio rappresenta un colpo in ottica futura, perché si parla di un giovane non ancora 18enne con tanti margini di crescita, ma con credenziali fisiche e tecniche che fanno decisamente ben sperare: in patria è stato paragonato a Paul Pogba, sia per caratteristiche che per la fisicità; la stagione appena conclusa è stata quella che ne ha segnato l’esordio tra i professionisti: 16 presenze in Ligue 2, in una stagione non facile per il Sochaux».
Nel 2019, è da pochi mesi nerazzurro e La Gazzetta dello Sport lo colloca tra i profili più interessanti del Mondiale Under 17, vetrina globale alla quale si affaccia con la fascia da capitano al braccio dei Bleus. Ed anche in questo caso sembra proprio che non manchino gli estimatori: gioca in Primavera con Madonna, ma Conte lo segue con grande attenzione e c’è una certa coerenza, se è vero che il nuovo mister dell’Inter è colui che ha lanciato Pogba nella Juve, decidendo anche di disegnare abiti tattici diversi alla squadra pur di trovare posto a un ragazzo più che promettente. All’Inter Agoumé guadagna 200.000 euro (come il terzo portiere Berni e il doppio di Esposito) e a fine stagione può dire di avere assaggiato la Serie A in 3 occasioni.
Il debutto arriva a 6 minuti dal novantesimo di un pazzo Fiorentina-Inter. Conte ha la panchina corta e già alla vigilia della sfida si parla di un utilizzo del francese dal fisico possente. Il momento fatidico lo vede prendere il posto di Borja Valero e a 17 anni, 6 mesi e 10 giorni è comunque una bella responsabilità. La Viola pareggia 1-1 con una cavalcata incredibile di Vlahovic, ma lui non può farci nulla, non è coinvolto nell’azione di ripiegamento della difesa interista.
L’anno dopo Agoumé va in prestito allo Spezia. L’affermazione del ragazzo è lenta e a fine stagione non va oltre le 12 apparizioni in campionato. Ma l’esperienza, a ben guardare, è assolutamente positiva. E se nella gara con il Verona c’è chi lo giudica ancora troppo timido per stare in questo contesto, tre settimane dopo i liguri vanno a Torino e in casa granata Agoumé gioca la sua partita migliore dell’annata. Tanto da far scrivere a qualcuno che «il ragazzino dirige come un veterano», quasi avesse fatto un corso accelerato per capire le dinamiche del calcio italiano.
Il resto della sua vicenda parla di altri prestiti. Prima il Brest dove scende in campo 27 volte. E adesso il Troyes, dove la sua crescita è stata condizionata da un infortunio alla coscia, che gli ha fatto saltare diverse partite. Nell’ultima gara di campionato lo si è rivisto in campo per 90 minuti contro il Lione, pronto a una nuova ripartenza che lo dovrà condurre a mostrare per intero la propria personalità. E – perché no? – anche a segnare il suo primo gol nel calcio professionistico: non è il suo compito principale, ma alla sua età (auguri!) fa ancora curriculum.