Inter, Moratti: "Accuse offensive a Facchetti" - Calcio News 24
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2009

Inter, Moratti: “Accuse offensive a Facchetti”

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“Un attacco grave e assolutamente inaccettabile”. Massimo Moratti scandisce le parole e, scuro in volto, respinge al mittente le accuse alla sua Inter e soprattutto al compianto amico Giacinto Facchetti, finito a cinque anni dalla sua scomparsa sotto la lente della Procura della Federcalcio, che ha archiviato per prescrizione comportamenti dell’allora presidente nerazzurro nella stagione 2004/2005, salvo poi rilevare che si trattava di presunti illeciti sportivi. “Considerare Facchetti come si fa in queste accuse è offensivo, grave e stupido”, tuona il presidente nerazzurro in serata, dopo un ultimo consulto con i legali del club. “I tifosi dell’Inter – continua – conoscono perfettamente Facchetti e lo conoscono perfettamente anche i signori che si saranno seduti a quel tavolo per decidere non so cosa…”. Le 72 pagine della relazione del procuratore Palazzi non hanno intaccato le convinzioni di Moratti sulla condotta della sua società  negli anni precedenti allo scandalo del 2006.

Ma la sua opinione sulla Procura federale è ai minimi termini. “E’ di cattivissimo gusto il fatto che si coinvolga Facchetti: è una persona che non c’è più e che io ammiro e stimo per la sua onestà . Non stimo invece chi ha fatto queste cose”, attacca Moratti, sottolineando che “non c’è nessun elemento nuovo: stanno giudicando quello che si era già  visto e che qualcun altro aveva giudicato poco consistente e poco importante – sottolinea Moratti -. E’ un attacco pesante nei confronti della società , totalmente inaccettabile. Palazzi si sbaglia”. All’Inter sanno benissimo che nel 2006 le richieste di Palazzi di punizione per illecito sportivo sono state derubricate a violazioni della lealtà  sportiva. E respingono al mittente l’ipotesi rilanciata dal procuratore federale di rinunciare alla prescrizione. L’idea non è nemmeno presa in considerazione in casa nerazzurra e, per Moratti, sarebbe sorprendente se il Consiglio federale nelle prossime settimane dovesse accogliere l’esposto della Juventus scucendo all’Inter il titolo del 2006. “Ora – avverte – ci muoveremo con tranquillità . Senza processo si può dire ciò che si vuole ma io non l’accetto e l’Inter non l’accetta”. La tesi nerazzurra resta quella dei giorni scorsi: senza deferimento non c’è procedimento disciplinare, unica via giuridica per giungere alla revoca di uno scudetto. “Quel caso è chiuso, poi si incontreranno quelli della Federcalcio e decideranno quello che vogliono…”, taglia corto il presidente interista, a cui “sembra di essere tornati nel bruttissimo clima di quando c’era Calciopoli e nessuno sapeva o si faceva finta di non saperlo”. Un clima che anni fa ha portato Moratti a passare la mano proprio a Facchetti e restare in disparte. Ora sembra invece che questa situazione sia uno stimolo in più. “Lasciare il calcio? Io – replica secco – lavoro per i miei tifosi, non lavoro per quella gente lì “.

Fonte | ANSA

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