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Torino, Lukic: «La fascia un orgoglio e una responsabilità. Juric mi ha fatto crescere»
Il centrocampista del Torino Lukic ha parlato dell’investitura a capitano da parte dell’allenatore Juric
Sasa Lukic, centrocampista del Torino, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’investitura a capitano da parte dell’allenatore Juric.
CAPITANO – «Mi sono calato in questo ruolo seguendo un principio base: devo aiutare tutti, ma allo stesso tempo tutti i compagni devono aiutare me. Il primo grazie va alla società e al mister per la fiducia. Essere il capitano è un grande onore, è un orgoglio ed è una grande responsabilità. Mi sento pronto, su questo non ho dubbi: continuerò ad essere un esempio come lo sono stato finora, anche di più. Ora aumentano le responsabilità ma le supereremo aiutandoci tutti insieme. Non sarò più importante dei miei compagni solo perché ho la fascia, tutti dobbiamo essere capitani per aiutarci».
RAPPORTO CON JURIC – «Dalla prima volta che ho parlato con Juric ho sentito una fiducia piena. Ci siamo capiti subito, intendiamo il calcio allo stesso modo: il mister mi ha fatto crescere su tante cose. Prima che arrivasse avevo giocato in tutti i ruoli, poi lui mi ha dato una posizione precisa, da mediano. È stata una mossa che mi ha permesso di crescere. Juric vuole che diventi un centrocampista totale perché ho corsa, senso tattico e tecnica. Ho accettato la sfida, perché voglio diventare un centrocampista che ha tutto. Come dice il mister, posso essere diverso dagli altri, perché ce ne sono pochi così e penso di avere le qualità per diventarlo. Sono una persona con una grande ambizione, farò qualcosa d’importante nella mia carriera».
INTESA CON RICCI – «Mi trovo proprio bene con lui. Ricci è un grande talento, l’importante è che stia vicino a me… (sorride, ndr). Battute a parte, ha una grande prospettiva: farà una bella carriera. Può diventare davvero un importante».
OBIETTIVI TORINO – «L’anno scorso abbiamo fatto un grande campionato: sono contento del calcio che abbiamo proposto, affrontando tutti alla pari e giocando un calcio importante. Meritavamo di più in tante partite. Sono sicuro che quest’anno faremo ancora meglio: lavoriamo durissimo in ritiro per migliorare in tante cose, a partire dagli ultimi dieci metri. Siamo una buona squadra, nella quale arriveranno nuovi giocatori e dovranno adattarsi il più in fretta possibile: ogni anno la società e la squadra vogliono alzare l’asticella perché il Torino lo merita. A partire da me, che sono il capitano, tutti dobbiamo alzare l’asticella».
SPECIALISTA DAL DISCHETTO – «Non ho paura di niente e di nessuno: mi piace prendermi le responsabilità e mi piace la sensazione che si prova. Non mi tiro indietro: il segreto è che credo sempre in me stesso».