Calcio italiano
Branchini: «Lukaku? Non era necessario. Sono perplesso su Origi e Di Maria»
Giovanni Branchini, agente FIFA di fama Mondiale, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport
Giovanni Branchini, agente FIFA di fama Mondiale, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport. Le sue dichiarazioni:
FIFA – «Casini crede nella FIFA? Dimostra di essere un neofita e un ottimista, di non essere a conoscenza della portata dei problemi, se ha ancora fiducia nella Fifa e in Infantino. Dal 2018 a oggi non è cambiato nulla. L’unica cosa che hanno fatto è stata portare il tetto al 3%. Ma se la richiesta è ritenuta eccessiva, se le pretese economiche del professionista risultano inaccettabili, lo si deve lasciare andare. Lo stesso valga per le commissioni degli agenti, soltanto così si dà un segnale concreto al mercato e ai suoi attori».
MERCATO ESTERO – «Dovete chiederlo a chi li spende, quei soldi, non a chi li incassa! Si legge di commissioni multimilionarie all’agente e al padre di Haaland, secondo voi qualcuno controlla la regolarità delle operazioni o si gira disinvoltamente dall’altra parte? Perché non dare un’occhiata alle
documentazioni che accompagnano quei pagamenti, visto che si è organi di controllo? I soldi ai genitori e ai parenti sono legittimi? Non meravigliamoci poi se fanno scuola nonostante le norme non sembrano consentirli Ci sarebbe bisogno di un confronto su molti temi, ma questi incontri non ci vedono convolti, mai: vi sembra normale?».
MERCATO ITALIANO – «La soluzione sono i giovani, le intuizioni, la conoscenza, le competenze. Gli Abraham, più che i Lukaku. La mia è soltanto un’opinione, non entro nel merito dell’operazione, tuttavia dico che solo partendo dalle conoscenze specifiche si possono risolvere i problemi del calcio italiano. I giovani italiani hanno avuto problemi con il decreto crescita, perché è una norma discriminatori nei confronti dei calciatori italiani»
LUKAKU – «Operazione che non avrei fatto soprattutto quando si ha Lautaro in organico. Poi blocca altre piste più valide tecnicamente come Dybala».
BERARDI – «Mou andrebbe assecondato. Nutro perplessità su Di Maria e Origi. A tutti i top club farebbe comodo Berardi: è forse il migliore italiano in circolazione. In Italia dobbiamo tenere i Vlahovic, i Leao e i Chiesa»