Hanno Detto
Monza, Galliani: «È il sogno della mia vita. Promozione come una Champions»
L’a.d. del Monza Galliani ha parlato della promozione in Serie A conquistata con il club brianzolo
Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della promozione in Serie A conquistata con il club brianzolo.
PAURA – «Sì, con quel gol dopo soli 46 secondi ci ho ripensato. Avevamo sfiorato la Serie A cinque volte, l’anno scorso l’abbiamo persa di un soffio in campionato e ai playoff con il Cittadella. Poi quest’anno c’è stata Perugia. Sì, il dubbio mi è venuto ancora, ma fortunatamente la squadra ha reagito alla grande».
RITORNO A MONZA – «Romantico, romantico… Per il Monza andare in Serie A è ultra romantico. Lo dovevo a mia madre che mi portava da bambino a vedere le partite. Questo era proprio il sogno della mia vita».
FINALE COL PISA – «Una finale epica, vista l’alternanza del risultato. Pensate: non ho visto il gol del 3-2 (quello di Mastinu al 90’ che ha portato la sfida ai supplementari, ndr) perché ero sceso negli spogliatoi: pensavo di festeggiare, invece ho sentito il boato, mi sono demoralizzato. E sono risalito».
COME ITALIA–GERMANIA 4-3 – «Assolutamente si, qualcosa di grandioso. Devo la vittoria a Dan Peterson, che diceva: Adriano, le partite si vincono con i titolari, gli scudetti con le riserve. Per questo abbiamo fatto una rosa lunga, e non a caso grazie alle cinque sostituzioni abbiamo fatto più gol di tutti dalla panchina. Vedi Gytkjaer, che anche a Pisa ne ha fatti due subentrando».
SERIE A – «Per forza, sull’aereo ho detto al presidente che sarà durissima: ci sono 13-14 squadre già salve prima di cominciare. Dobbiamo pensare alla salvezza e ci sono 6-7 squadre con le quali giocarcela, quindi abbiamo il 50% di possibilità di farcela. Perciò serve una squadra fortissima».
SCUDETTO E CHAMPIONS – «Se me lo conferma, lavoreremo così. Berlusconi mi ha dato una grande gioia: credo di essere l’unico ceo d’Europa che ha vinto tutti i campionati, dalla C al Mondiale per club. Il mio amico Florentino Perez non lo vedo a vincere la C o la B…».
PROMOZIONE COME UNA CHAMPIONS – «Emotivamente sì. Sono cose diverse, chiaro. Però il Milan due Champions prima di noi le aveva già vinte, mentre il Monza in A non era mai stato: vuol dire che la difficoltà era superiore di una Champions».
TENTATIVO PER IBRA – «Ibra deve guarire al ginocchio, poi si vedrà. Noi comunque, avendo il Milan nel cuore, mai faremmo un tentativo con Ibra senza avere il loro ok».
STROPPA – «Assolutamente no, sarebbe rimasto con noi anche se non fossimo stati promossi. Lo apprezzo, fa giocare bene al calcio. Sa cosa avevo detto a Berlusconi quando l’abbiamo preso? Berlusconi mi chiese: perché prendiamo Stroppa? E io: perché fa giocare bene al calcio. E vince. Così è stato».