Editoriale
Inter furiosa come non mai, il Milan ha due giorni per pensarci
L’Inter schianta l’Empoli con una rimonta di forza e carattere, mettendo pressione al Milan che domenica sera affronterà l’Hellas Verona
L’Inter c’è. Nel momento di massima difficoltà, quando tutto sembrava ormai perduto, i nerazzurri hanno saputo risollevarsi andando a cogliere i doverosi tre punti per continuare a sperare nel sorpasso Scudetto.
Una prestazione travolgente quella di Barella e compagni, per ben 37 volte al tiro (contro 4) verso la porta toscana. Eppure la sfida è stata in bilico fino al minuto novantacinque, quando è toccato ad Alexis Sanchez scacciare ogni timore.
Ma ancor più esemplificativo del dominio assoluto ammirato a San Siro c’è il record storico di 80 palloni giocati nell’area toscana dai campioni d’Italia, furiosi nell’atteggiamento e nel desiderio di non vedere scucito lo Scudetto dal petto.
Pesa, moltissimo, la reazione da grande squadra dopo lo shock della prima mezzora, nella quale Pinamonti e Asllani avevano gelato il popolo interista. Ma la valanga scatenata in particolare da Lautaro Martinez è stata letteralmente insostenibile per la banda di Andreazzoli, splendida in alcune giocate (da manuale la costruzione dal basso che ha portato al vantaggio) ma alla lunga troppo tenera per pensare di resistere.
E così l’Inter balza di nuovo in vetta alla Serie A, mettendo ancora un po’ di pepe al duello Scudetto. E soprattutto pressione sulle spalle del Milan che dovrà rimuginare 48 ore piene prima di scendere in campo al Bentegodi. Un’ennesima prova psicologica non banale per un gruppo sin qui straordinario anche nel gestire situazioni ed emozioni.