Calcio italiano
Lotta scudetto, Ranieri: «Il peso è tutto sulle spalle degli attaccanti»
L’allenatore Claudio Ranieri ha parlato della lotta scudetto in Serie A
L’allenatore italiano Claudio Ranieri, in una intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato della lotta scudetto in Serie A.
SCUDETTO PER TRE – «Sì, la Juve è fuori. Dovrebbe accadere un cataclisma perché torni in corsa. D’altronde lo ha detto anche Allegri, che comunque sono convinto farà spingere i suoi fino alla fine».
VITTORIE INTER E NAPOLI – «Daranno maggiore fiducia a chi insegue, ma credo di dover usare una frase fatta: da qui al termine saranno davvero tutte finali, tenendo conto che il Milan resta padrone del proprio destino. È vero che ieri ha pareggiato in casa contro il Bologna, ma ha creato tante occasioni».
CHI MERITA – «Forse Milan e Napoli ora hanno qualcosa in più sotto questo punto di vista. Guardi: io, oltre a essere “allegriano”, ho enorme stima per Inzaghi, a cui a inizio stagione, con le cessioni importanti che aveva dovuto gestire, non era stato dato molto credito».
PIOLI – «L’ho allenato per due anni, ma allora era difficile prevedere qualcosa su tutti. Stefano era bravo e molto serio. Ecco, ci sono giocatori a cui tu devi spiegare un concetto dieci volte e poi magari lo sbaglia lo stesso, mentre a lui bastava una volta e già sapeva metterlo in pratica».
ESPERIENZA – «Detto che Luciano ha vinto il campionato in Russia, qualcosa avrebbe potuto pesare, però adesso conta ciò che la squadra riesce a recepire. Gli alti e bassi sono capitati a tutti. C’è da dire che magari Spalletti è stato già abituato a guidare squadre forti — penso alla Roma — mentre Inzaghi e Pioli in questo senso hanno un po’ meno esperienza».
IBRAHIMOVIC – «Un asso sulla panca… Zlatan adesso è una specie di capitano non giocatore, ma quando ritornerà in condizione riprenderà subito il proprio spazio».
ADDII DECISIVI? – «Per niente. Anzi, chi andrà via vorrà dare il meglio di sé. Si ricordi di Brady e del rigore scudetto segnato nel 1982, pur sapendo di essere ceduto».
ATTACCANTI – «Avendo il supporto della squadra, il peso tocca agli attaccanti, che devono fare gol. Quindi la responsabilità è su Osimhen, Giroud e Dzeko. Il primo ha l’entusiasmo della gioventù e sta facendo molto bene. Il francese mi piace molto. la sua stagione è positiva e ha segnato gol pesanti. E a proposito di esperienza, occhio a Dzeko. Ha tutto quello che serve per vincere».