Hanno Detto
Eriksen torna a parlare del suo malore: «Ricordo tutto, tranne quei minuti in paradiso»
Il centrocampista Christian Eriksen torna a parlare del dramma vissuto lo scorso giugno: le parole del calciatore danese
Ai canali ufficiali del Brentford, Christian Eriksen è tornato a parlare del dramma vissuto lo scorso giugno.
RICORDI – «Non avrebbero dovuto giocare, non dopo quel trauma. Non sapevo cosa fosse successo, non mi ero reso conto di cosa avessero visto. Quando mi sono risvegliato ho sentito che i medici premevano su di me, ho lottato per respirare, poi ho sentito voci deboli e dottori che parlavano. Stavo pensando che non posso essere io quello sdraiato qui, sono in buona salute. Il mio primo pensiero è stato di essermi rotto la schiena. Posso muovere le gambe? Posso muovere le dita dei piedi? Piccole cose del genere. Ricordo tutto. Tranne quei minuti in cui ero in Paradiso».
SOGNO – «Quando mi sono svegliato dalla rianimazione, è stato come svegliarmi da un sogno, ero lontano. Di solito, ricordi frammenti di un sogno, ma non ricordo nulla di quando sono svenuto. Ho lottato per respirare e lentamente ho visto i dottori che mi circondavano e ho sentito le loro voci. Quando il nostro cardiologo ha detto che avevo 30 anni, l’ho corretto e gli ho detto: ‘Ehi, ho solo 29 anni!’. Ho ripreso conoscenza subito. Ricordo l’atmosfera. Il cordone intorno a me per proteggermi. Ho alzato lo sguardo e ho visto i fan cantare. Sono stato portato via in ambulanza, me lo ricordo bene. Fino a quel momento non mi sono reso conto di essere morto. Uno dei paramedici ha chiesto al medico della squadra: ‘Per quanto tempo è rimasto privo di sensi?’. Il nostro medico ha risposto: ‘Da tre a quattro minuti’».