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Corvino: «La mia Fiorentina era un tesoro. Vi racconto l’acquisto di Vlahovic»
L’ex d.s. della Fiorentina Corvino ha parlato dei suoi anni in viola e di quando acquistò Vlahovic
Pantaleo Corvino, ex d.s. della Fiorentina ora al Lecce, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dei suoi anni in viola e di quando acquistò Dusan Vlahovic.
VLAHOVIC – «Quando feci venire la famiglia di Vlahovic a Milano, la sua mamma mi disse: “Sappia che le sto dando il nuovo Batistuta…”. Io le risposi che mi sarebbe bastato il nuovo Luca Toni. La storia ci dirà…».
ACQUISTO DUSAN – «Quando lo acquistai vidi le potenzialità di chi poteva diventare un grande giocatore. Vale per lui come per tanti altri calciatori presi, parecchi di loro in questi ultimi anni hanno lasciato la maglia viola in cambio di grandi cifre. Ogni società fa le sue scelte economiche e sportive: per i bilanci e per la classifica. Mi limito a dire che sono molto soddisfatto che il lavoro svolto sia stato giusto e che oggi frutti così tanto…».
CRITICHE – «Ma mai di Diego e Andrea Della Valle o di Mario Cognigni. In giro venne detto che occupavo l’ultimo posto da extracomunitario con un ragazzo di 17 anni da mettere in Primavera, pagato 1,5 milioni di euro e con l’ingaggio in anticipo rispetto al suo ingresso in prima squadra. Era vicinissimo al Borussia Dortmund; lo volevano anche Arsenal, Juve e Atalanta. Per non perderlo andai a Belgrado per conoscere la famiglia, che poi portai a Milano. ma non solo Dusan, abbiamo lasciato in dote una rosa di qualità, tanti talenti, un club sano, un settore giovanile di primo livello e investito sulla Fiorentina donne. Se penso a quanto è stato venduta la società…».
CESSIONE DEI DELLA VALLE – «La famiglia Della Valle era forse stanca, c’erano state contestazioni esagerate e rumorose. Si è cercata la soluzione che sembrava migliore per Firenze e la Fiorentina. Ma anche solo a livello di calciatori in rosa il club valeva molto di più. A volte agli amici dico che, se fossi stato a conoscenza della cessione e a quelle cifre, avrei messo su io una cordata… Ma resterò sempre legato a Firenze e ai tifosi viola a cui auguro grandi risultati».
CABRAL–PIATEK – «Lo auguro ai tifosi. La plusvalenza economica c’è stata, ora serve il lavoro di Italiano che sono sicuro inciderà molto. Certo, come Vlahovic ce ne sono pochi. Lui è un top».
GIOVANI VIOLA – «Preferisco indirizzare la risposta sul settore giovanile, lasciato vincitore della Coppa Italia. Nomi? Più di qualcuno, figli di quel lavoro fatto insieme a una squadra di collaboratori scelti che mi hanno affiancato in tutti quegli anni, grazie alla fiducia e alla visione dei Della Valle…».