Editoriale
Rinnovo Sarri: perché Lotito fa bene a puntare sul Comandante
Alla festa di Natale in casa Lazio, il Presidente Lotito ha sostanzialmente ufficializzato il rinnovo di Sarri
Per Maurizio Sarri il rinnovo pare davvero dietro l’angolo. L’annuncio è arrivato direttamente da Claudio Lotito durante la festa di Natale del club biancoceleste. Un idillio tra presidente e allenatore davvero inconsueto per i tempi che corrono, nei quali si bada sempre e solo al mero risultato del campo.
Perché è evidente che da quel punto di vista la Lazio del Comandante non stia brillando. Tutt’altro. Nono posto in Serie A con 25 punti in cassaforte, uno meno dell’Empoli di Andreazzoli. E se l’attacco in qualche modo funziona, la difesa con le sue 32 reti incassate è migliore solo di Sampdoria, Genoa, Cagliari, Spezia e Salernitana.
Eppure la scintilla è scoccata, soprattutto per un atteggiamento di Sarri sempre in linea con il pensiero societario. Professionalità, organizzazione, metodo, regole chiare da rispettare a prescindere dal nome sulla maglietta.
E non sono passate inosservate le parole di Lotito a difendere il tecnico, ma soprattutto ad accusare i giocatori: «Per essere definiti campioni si deve essere riconosciuti come tali. All’interno di questo gruppo c’è gente che stimo molto per come si comporta attraverso l’atteggiamento. A volte, invece, c’è un problema di egoismo, non si guarda al collettivo».
Un bel giro di vite all’interno di uno spogliatoio che ogni tanto fa le bizze (vero, Luis Alberto?) e che ha bisogno di nuove certezze dopo lo switch dall’era Inzaghi. Allungare il contratto del tecnico toscano di altri due anni un segnale di come il progetto voglia essere, giustamente, a lunga scadenza.
D’altro canto l’ex coach di Chelsea e Juve non è l’ultimo arrivato, ma un maestro di calcio che merita tempo e fiducia. E allora, oltre alle parole e al rinnovo, la prossima priorità per la dirigenza biancoceleste saranno i fatti nella costruzione di una squadra più affine ai desideri di Maurizio Sarri. Perché con la rosa attuale, la sensazione è che il cammino possa essere quanto mai accidentato.