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Sacchi: «Il Milan sta bene, ma l’Inter sta meglio. Napoli? La corsa non è finita»
Arrigo Sacchi commenta il sabato della sedicesima giornata di Serie A. Ecco le dichiarazioni dell’ex allenatore del Milan
Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha commentato il sabato di Serie A.
CLASSIFICA – «L’Inter è quella che sta meglio. Contro la Roma ha dato una dimostrazione di forza impressionante. Ho visto un collettivo: tutti si muovevano seguendo i giusti tempi, gli spazi venivano attaccati correttamente, le verticalizzazioni erano micidiali. E poi il pressing è stato fatto con frequenza».
3-0 ALL’OLIMPICO – «Ripeto: giù il cappello! Anche dopo l’1-0 l’Inter ha continuato ad attaccare, ha cercato il colpo del ko. Le gambe erano sciolte, la velocità di gioco buona».
MERITI AD INZAGHI – «Molto bravo. Lui è sempre stato un buon allenatore, però prima gli mancava qualcosa: era un tecnico “all’italiana”. Ora, invece, ha costruito un’Inter europea dove tutti hanno imparato a interpretare lo spartito. E, se continuano così, anche in Champions a Madrid ci sarà da divertirsi. Sono convinto che, se il mio amico Ancelotti ha visto la partita, un po’ di paura se l’è presa…».
DELUSIONE ROMA – «No, ma mi aspettavo qualcosa di più da qualche giocatore».
CHI – «Zaniolo deve imparare che si gioca in undici. Non può fare la battaglia uno contro tutti. Lui avrebbe grandi potenzialità, ma rischia di sperperarle tutte. Deve pensare di più».
MILAN – «Troppa differenza tra i rossoneri e la Salernitana. Alcune cose, però, le ho apprezzate. Ad esempio, Leao e Kessie hanno fatto cose devastanti. Florenzi mi pare in crescita. La squadra mi sembra che stia bene, però i difensori, non mi stancherò mai di dirlo, devono salire più rapidamente in modo da accorciare di più le distanze tra i reparti e rendere la manovra più fluida».
DIFETTI – «Brahim Diaz ha commesso troppi errori e preoccupa un po’ Romagnoli: pare che abbia perso sicurezza e tranquillità. Ma sono sicuro che Pioli lo aiuterà a tornare ad alto livello. Contro il Liverpool sarà durissima, loro fanno un pressing micidiale e dovranno rispondere colpo su colpo».
DIVERTIMENTO A NAPOLI – «Proprio vero. Le squadre hanno più coraggio, sono più innovative. E l’Atalanta è il prototipo di questo nuovo corso. Vengono premiato il lavoro e le idee di anni. E’ il risultato di una seria programmazione e di una ferrea organizzazione».
ATALANTA SCUDETTO – «Non dovrebbe, visto che spende meno delle altre, ma potrebbe. E questo fa bene al calcio. Nell’Atalanta vedo sinergia, collaborazione, giocatori che si aiutano l’uno con l’altro. A livello tecnico sono magari inferiori, ma sopperiscono con le conoscenze, con la determinazione, con le idee».
KO NAPOLI – «Ha pagato le tante assenze. E comunque ha lottato fino in fondo. I ragazzi di Spalletti non sono a fine corsa. Hanno qualità, hanno una buona manovra, hanno coraggio e dunque si possono risollevare. L’importante è assorbire questa ferita senza fare drammi e cercando di capire gli errori».