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Buffon: «Sono più bravo di 13 anni fa. Mondiali? Ognuno ha un sogno»
Gianluigi Buffon, portiere del Parma, si è raccontato ai microfoni di Dribbling su Rai 2: le sue dichiarazioni
Gianluigi Buffon, portiere del Parma, si è raccontato ai microfoni di Dribbling su Rai 2. Le sue dichiarazioni.
CONDIZIONE – «Io sono perfettamente lucido nel dire che, rispetto a 12-13 anni fa, oggi sono più bravo o, perlomeno, incido di più».
ESORDIO IN NAZIONALE – «E’ l’unico momento della mia vita in cui non avrei mai voluto giocare, sono sincero: per le condizioni meteo e per l’importanza della gara. Ma nel momento in cui ho varcato la linea, mi sono detto: “Adesso c’è da ballare e da cantare”».
ESCLUSIONE DAI MONDIALI – «E’ stata ed è una cicatrice grande, per me, per l’Italia calcistica e per molti miei compagni. Però la chiave di lettura è: “Vedi Gigi, alla fine se non fosse accaduto quello, tu avresti smesso di giocare”».
PLAYOFF MONDIALI – «Bisogna sottolineare che, nelle ultime gare, l’Italia ha giocato senza Chiellini, Immobile, Spinazzola e Verratti: insomma, secondo me i quattro giocatori più importanti della Nazionale. Quando uscimmo nel 2010 dal Mondiale, io dissi che il calcio è cambiato tantissimo e che non ci sono più squadre inferiori come una volta. Aggiunsi anche che noi saremmo arrivati a festeggiare anche le qualificazioni ai Mondiali. Dopo quanto successo nell’ultimo periodo, devo dire che ci avevo visto abbastanza bene».
MONDIALI IN QATAR – «Ognuno ha la propria vita, ha i propri obiettivi, sogna e ha una spinta emotiva, qualcosa per cui svegliarsi la mattina. Io come scusa mi sono preso il sesto Mondiale: alla fine, questa scusa potrebbe essere reale per come sto e per come sto giocando in questi anni. I limiti ce li poniamo noi, molto dipende dalla mente. Sto dimostrando che il massimo che si possa fare non sono 5 Mondiali: se ne possono disputare anche 7, considerando quello del 2022 e quello del 2018 che abbiamo perso!».