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Ancelotti: «Superlega? Il calcio deve cambiare per tornare appassionante»
Le parole al Corriere dello Sport dell’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti: tanti i temi toccati dal tecnico ex Milan
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, si è concesso ad un’intervista al Corriere dello Sport. Una panoramica a 360° sul calcio di oggi, mercato e Superlega. Ecco le sue parole:
SUPERLEGA – «Il calcio deve cambiare e per farlo bisogna iniziare dal ridurre il numero delle partite. I giocatori non ne possono più, si gioca troppo e male. E’ ora di dire basta. Ci sono giocatori che rifiutano la Nazionale e lo spettacolo è precipitato. Sarri? E’ lui a pensarla come me. L’idea della Superlega nasce proprio dall’esigenza di un cambiamento. Con la qualità aumentano i ricavi e il calcio torna ad essere appassionante. »
MONDIALE OGNI DUE ANNI – «Mi ripeto. Serve fare meno partite. Basterebbero due finestre per le Nazionali. Con una riduzione delle partite sono convinto che anche allenatori e giocatori si ridurrebbero lo stipendio. Il calcio così, non sta in piedi.»
NAZIONALE – «A luglio fece un miracolo e andrebbe ringraziata. A livello individuale siamo inferiori a Spagna, Francia, Germania, Inghilterra e Belgio. Le motivazioni più le condizioni fisiche e atletiche giuste hanno portato ad un risultato eccezionale.»
SORTEGGIO MONDIALI – «Complicato, ma ce la faremo. Eventuale finale con il Portogallo? Che sfiga.»