Venezia, la carica di Johnsen: «Tra un mese sarà difficile batterci. Mi ispiro a Ronaldinho» - Calcio News 24
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Hanno Detto

Venezia, la carica di Johnsen: «Tra un mese sarà difficile batterci. Mi ispiro a Ronaldinho»

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Johnsen

L’attaccante del Venezia Dennis Johnsen ha parlato dell’inizio di stagione della squadra lagunare e dei miglioramenti per il futuro

Dennis Johnsen, attaccante del Venezia, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’inizio di stagione della squadra lagunare mettendo tutti in guardia per il futuro.

VENEZIA PER L’AJAX – ««Ho capito che ci sarebbe stato poco spazio per me e di andare ancora in prestito non mi piaceva. Avevo parecchie offerte, in Norvegia e in Olanda. Ma sono venuto a Venezia, mi è piaciuto l’ambiente, la squadra, soprattutto il progetto, ed eccomi qui. Ho fatto un passo indietro per farne due avanti. La nazionale è stato il primo step, conquistata grazie al Venezia. Significa che ho fatto la scelta giusta. Il secondo step sarà affermarmi in Serie A. Venezia come punto di ripartenza insomma».

FINALIZZAZIONE – «Sto lavorando giorno dopo giorno per migliorarmi in fase di finalizzazione. Devo essere più freddo sotto porta e scegliere la soluzione migliore per essere più pericoloso. Sì, il mister ha ragione». 

INIZIO DIFFICILE – «Abbiamo pagato lo scotto del salto, ma miglioriamo gara dopo gara. Già la Fiorentina non avrà vita facile con noi, e penso che tra un mese sarà molto difficile per chiunque batterci, perché la qualità c’è, appunto, e saremo abituati alla categoria». 

FAMIGLIA VENEZIANA – «Si lavora tutti insieme, con grande serenità. Anzi, là c’era più competizione, qui più amicizia. E poi ci sono tanti giovani come ad Amsterdam. Il Venezia è un piccolo Ajax, anche nella mentalità offensiva». 

DE LIGT – «Davvero non lo capisco, per me è uno dei migliori difensori al mondo. Ha tutto: mentalità, personalità, fisico e tecnica. È anche giovane. Sono sicuro: diventerà un top per la Juve». 

IDOLI – «Prima Ronaldinho. Da piccolo era il mio idolo, guardavo tutte le sue partite e seguivo quel team incredibile che era il Milan. Così mi sono avvicinato all’Italia. Ora Neymar. Naturalmente Messi è il meglio, ma Neymar è quello che mi piace di più, è spettacolare». 

FUTURO TRA 5 ANNI – «Allora… Avrò 28 anni, nel pieno della maturità calcistica. Beh, vorrei essere in una grande squadra, possibilmente in A perché mi piace l’Italia, e giocare in Champions. Con l’Ajax l’ho solo assaporata».

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