«Mi hanno aggiunto nella chat dell’82 con loro, dove ho preso il posto di Paolo. Loro sono una squadra dal punto di vista calcistico ma anche umano. Paolo viveva di presente più che di passato. Ma spesso gli piaceva raccontare l’aspetto umano delle serate passate con Bearzot a parlare di calcio e di arte, i loro ritrovi nelle camere. Ho conosciuto Paolo a fondo, ho condiviso tanti anni, una famiglia e due figlie meravigliose. Mi manca ogni giorno, è impossibile ricostruire una vita come quella che avevo con lui. Vado avanti a testa alta perché questo era il suo insegnamento. Stiamo andando avanti anche con i suoi progetti».

PAOLO ROSSI, L’UOMO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO