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Sassuolo, basta complimenti: servono punti. E anche i gol
Il Sassuolo ha perso 3 gare su 5 quest’anno, segnando solo 5 gol. La squadra di Dionisi fatica a carburare
Terza sconfitta consecutiva per il Sassuolo. Dopo i ko con Roma e Torino, è arrivato anche un amaro risultato contro l’Atalanta, avversario ‘impossibile’ da battere, storicamente, per i neroverdi, che hanno vinto solo 2 partite su 17 contro gli atalantini, subendo anche delle clamorose imbarcate. La sfida di ieri però è stata più equilibrata e ha detto che il Sassuolo ha provato a porre rimedio alle falle intraviste nella sfida contro il Torino, che gioca un calcio simile a quello di Gasp (d’altronde Juric è il suo allievo prediletto). E in pochi giorni Dionisi è riuscito a portare dei correttivi che hanno permesso alla formazione neroverde di presentarsi al Gewiss Stadium in maniera più adeguata, nonostante l’ampio turnover, e di mettere in difficoltà l’Atalanta. La mossa di schierare Gregoire Defrel al posto di uno tra Scamacca e Raspadori è stata azzeccata, al netto dei due clamorosi gol sbagliati dall’attaccante ex Roma e Sampdoria.
Dionisi alla ricerca di certezze e di gol
Il calciatore francese infatti non ha dato punti di riferimento alla difesa avversaria e con la sua velocità ha messo in difficoltà la statica difesa atalantina. Però il calciatore neroverde non ha avuto la lucidità e la cattiveria per far gol a Musso, prima con il suo mancino e poi di testa. Un Sassuolo che comunque esce a testa alta dalla sfida contro l’Atalanta. Un passo avanti netto, dopo i due passi indietro della sfida contro il Torino. Ora però i neroverdi, che hanno fatto incetta di complimenti contro Roma e Atalanta, devono voltare pagina e pensare a far punti contro la Salernitana domenica prossima. Una sfida, quella contro i campani, che diventa importantissima per il prosieguo della stagione dei neroverdi che devono ancora capire realmente chi sono e per quali obiettivi giocheranno quest’anno. Per farlo servono i gol (5 in 5 partite sono pochi per una squadra che ha sempre fatto dell’attacco uno dei suoi punti di forza) e serve anche la crescita dei giovani. Con pazienza, ma non troppa…