2009
Udinese, Guidolin: “Champions? Adesso o mai più”
E’ la trasferta più difficile di tutto il campionato e l’Udinese la affronta a ranghi compatti con tutti gli effettivi a disposizione. L’avversario è forte e mister Guidolin mette in guardia i suoi: i gialloblu non saranno demotivati.
“Il Chievo ha compiuto un altro capolavoro. Pioli, i suoi ragazzi e la società scaligera meritano i complimenti. Hanno fatto un ottimo lavoro giocando le partite decisive con una serenità incredibile. Affrontiamo una squadra mentalmente solida. Il Chievo è l’esempio del calcio fatto dalle idee anzichè dai soldi. Noi stiamo bene e dobbiamo dimostrarlo sul campo da gioco. Siamo carichi e consapevoli delle difficoltà dell’incontro. Per il quarto posto l’unico risultato utile disponibile è la vittoria e ci rendiamo conto che non sarà assolutamente facile raggiungerla”.
Sanchez farà parte dell’undici titolare?
“Il Nino ha svolto una settimana di lavoro personalizzato, ma è nella lista dei disponibili. Lo stiamo gestendo e viene a Verona con noi”.
Ha la percezione di lottare per un obiettivo impensabile ad inizio stagione?
“Siamo consapevoli che si tratta di un’occasione unica. Al sottoscritto difficilmente capiterà ancora di poter competere per un posto in Champions League, per i più giovani il discorso cambia. Sta passando il treno e noi vogliamo salirci sopra. Come sapete dal prossimo anno il campionato italiano perderà un posto nella massima competizione europea per club. Questa classifica non ci è stata regalata da nessuno, l’abbiamo costruita punto dopo punto”.
L’esodo del pubblico friulano verso la città veneta sarà massiccio.
“La gente ha capito che questa è una squadra con spirito di appartenenza. Ci fa molto piacere sapere che domani ci seguiranno 4 mila sostenitori. In questo momento, però, faccio fatica a sorridere ai tifosi perchè sono totalmente concentrato sull’obiettivo. Conta solo il risultato. Mi sono sposato con l’Udinese per il resto della mia vita professionale, almeno quella italiana, e un’occasione così non mi ricapiterà più. Non voglio sbagliare e vorrei che questo gruppo mi portasse là dove non sono mai arrivato. Se le grandi non sbagliano i primi quattro posti sono assegnati. Per questo dico: adesso o mai più”.
Tornando indietro a dodici anni fa e a quella qualificazione alla Champions svanita a due giornate dalle fine cosa le viene in mente?
“Preferisco non ripensarci”
Mai come adesso è stato vicino al quarto posto?
“A dire il vero dodici anni fa mi sentivo ancora più vicino e a Bologna ero quarto a 90 minuti dalla fine. E’ la quinta volta che lotto per questo traguardo”.
Qual è la difficoltà maggiore che vi attende al “Bentegodi”?
“Il Chievo. I ragazzi di Pioli avranno la concentrazione per fare bene anche domani. Una squadra molto forte mentalmente oltre che di gran qualità , ben organizzata e allenata dalla persona giusta”.
Fonte: Udinese.it