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Atalanta, Sartori: «Adotteremo la solita strategia sul mercato. Cartellini esorbitanti»
Giovanni Sartori, direttore sportivo dell’Atalanta, ha parlato in una interessante intervista a Tuttosport. Le parole del dirigente
Giovanni Sartori, direttore sportivo dell’Atalanta, ha parlato in una interessante intervista a Tuttosport. Le parole del dirigente.
MERCATO ODIERNO – «Devo dire la verità, mi aspettavo come tutti un mercato un po’ a prezzi ridotti rispetto al passato, invece in questa fase sta accadendo il contrario. Tutti provano a vendere un giocatore a cifre altissime cercando di sistemare situazioni complicate. Non so per quale motivo. Per ora è un mercato bloccato: pochi soldi che circolano e costi di cartellini (ma non solo) davvero esorbitanti».
QUANTIFICARE UN’OFFERTA – «Non c’è una regola scritta, dipende da tanti fattori, dal momento, dai tempi, dalle necessità. Oggi ci sono tante società che devono vendere per poter poi comprare e tengono i prezzi alti, non so per quanto tempo potranno farlo. Incide anche la durata del contratto, più è lunga più i prezzi sono alti. Di certo chi non ha bisogno di vendere ha un approccio diverso».
ATALANTA – «Il nostro lavoro arriva da lontano, è iniziato 7 anni fa. Un po’ tutti ora si stanno adeguando ai tempi. Il mercato italiano è meno ricco e concorrenziale rispetto a diversi di quelli stranieri. Ormai chi tratta con noi conosce perfettamente le linee che segue il nostro mercato, le stesse da qualche anno ormai. Abbiamo indicazioni precise e paletti chiari da parte della proprietà, non ce ne discostiamo e andiamo avanti per la nostra strada. Gli operatori con cui ci interfacciamo lo sanno bene e quindi non è una sorpresa per nessuno: noi non vogliamo uscire dai nostri parametri».
GASPERINI A VITA – «In questo grande tourbillon di tecnici, l’Atalanta ha la forza di continuare con un allenatore che ha nelle mani un progetto i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti. Gasperini è stato fondamentale nella valorizzazione dei giocatori che la società gli ha messo a disposizione. Credo che in questi anni si sia formato un blocco tecnico in cui tutti sono cresciuti e che sta dando risultati davvero da applausi. A Bergamo c’è un gruppo di lavoro, secondo me, straordinario».
PARLARE CON LE BIG – «I Percassi sono stati calciatori e conoscono benissimo tutte le dinamiche, il fatto che comprendano i tanti aspetti che riguardano una trattativa rappresenta un vantaggio per chi come me si occupa dell’area tecnica. È un valore aggiunto. Per me non ci sono differenze quando tratto con un grande club, il mio approccio è lo stesso. Chiaramente cambiano le difficoltà nel momento in cui si arriva alla chiusura ma è normale».