Calcio italiano
Empoli, Dionisi: «In Serie A mi piacerebbe sfidare Allegri»
Alessio Dionisi, tecnico dell’Empoli, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dopo la promozione dei toscani: le sue parole
Alessio Dionisi, tecnico dell’Empoli, ha parlato alla Gazzetta dello Sport dopo la promozione dei toscani. Le sue parole.
PREDECESSORI ALL’EMPOLI – «Quando sono arrivato mi hanno parlato di loro. Meno male che ero seduto, mi tremavano le gambe. Sarri, Giampaolo, Spalletti… Li stimo tanto, non li conosco, ma non mi paragonerò mai a loro».
SQUADRA – «Chi veniva a vedere le partite notava una squadra che giocava da… squadra. Gli addetti ai lavori competenti notano queste cose. Logico che i risultati colpiscono, ma bisogna anche andare oltre. E comunque non ho mai avuto squadre costruite per vincere. Empoli? L’Empoli sì, il problema è che veniva da una stagione al di sotto delle aspettative. La squadra ha capito, ha fatto autocritica e si è messa in discussione».
PROMOZIONE – «L’ambiente è esigente, qualche mugugno dopo qualche pareggio c’è stato, ma è servito da stimolo per tutti noi».
2 KO IN 36 GARE – «Abbiamo perso anche la prima amichevole col Pontedera, bisognava solo stare calmi. In campionato è normale prima o poi perdere. E’ successo a Venezia (6a giornata, ndr), ma in modo particolare: partita sospesa per nebbia con 20’ giocati senza vedere nulla, e ripresa il giorno dopo. E poi ad Ascoli sabato. L’anno scorso il Benevento dei record ha vinto molto più di noi (26 volte, ndr), ma ne ha perse 4: ecco, non vogliamo rovinare tutto ora».
ETÀ MEDIA PIU BASSA IN B – «E’ una prerogativa dell’Empoli e un grande vantaggio per me. I giovani hanno seguito i giocatori più esperti».
SERIE A – «Ho visto più partite dal vivo di quelle che spero di riuscire a fare l’anno prossimo… Scherzi a parte, facevo il raccattapalle alla Fiorentina (era nei Giovanissimi, ndr); quando giocavo a Voghera andavo al Delle Alpi, quando ero a Varese o alla Tritium c’era San Siro».
ALLENATORE DA SFIDARE – «Io spero di presentare una squadra all’altezza. Ma mi piacerebbe incontrare Allegri».
PIRLO – «Non ha fatto la gavetta? Ha sempre giocato ad alto livello ed è partito da lì. Io giocavo in D e sono partito dalla D, cercando di migliorarmi».