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Lituania Italia: la posizione di Locatelli fa la differenza nella ripresa – ANALISI TATTICA
Lituania Italia è stata una gara dai due volti: primo tempo piuttosto scialbo degli Azzurri e ripresa decisamente più brillante, grazie anche alle mosse di Mancini
Terzo 2-0 consecutivo dell’Italia di Mancini, che pur senza brillare particolarmente crea tantissimo in casa della Lituania, sprecando molto sotto porta (soprattutto con Immobile). E’ stata una partita che, comunque, ha confermato quanto la Nazionale abbia principi forti, condivisi da tutti la rosa. Mancini ha infatti cambiato molto nel corso dei 90′, sia con sostituzioni dalla panchina che ruotando gli interpreti di posizione. Ciò dimostra come la rosa abbia tante risorse, con interpreti in grado di agire in zone diverse del campo.
Ne è un esempio Locatelli. Nel primo tempo, l’ex Sassuolo ha infatti agito come play davanti alla difesa. Rispetto al solito 3-2-5, in fase di possesso l’Italia tendeva ad alzare entrambe le mezzali quando consolidava il possesso in avanti. Contro un avversario chiuso e attendista come la Lituania, serviva riempire la zona di rifinitura con più uomini. Pessina e Pellegrini erano quindi vicini a Immobile ed El Shaarawy, ricoprendo posizioni più alte del campo.
L’Italia non è però stata abbastanza incisiva e rapida nel trovare il guizzo vincente nel primo tempo, pur costruendo buone occasioni. Forse è mancata un po’ di fluidità: non a caso, le chance migliori sono arrivate nel finale di primo tempo quando Bernardeschi si è invertito di posizione con El Shaarawy, spostandosi sul centrosinistra. La Lituania è parsa sorpresa, non riusciva a leggere gli smarcamenti del giocatore bianconero, il quale diverse volte è stato trovato libero tra le linee.
La pericolosità degli azzurri è aumentata nettamente a inizio ripresa, con le modifiche tattiche di Mancini che si sono rivelate decisive. Oltre all’ingresso di Chiesa, è stato inserito Sensi al posto di uno spento Pellegrini. Il centrocampista dell’Inter ha agito davanti alla difesa, con Locatelli che si è spostato qualche metro più in avanti.
Questa mossa ha aiutato sia il calciatore del Sassuolo, sia l’intera fase offensiva. Locatelli si è esaltato maggiormente con più libertà tattica a disposizione: se nel primo tempo era più bloccato, al contrario nella ripresa si è mosso su tutto il fronte offensivo, sia a destra che a sinistra. Si abbassava anche per supportare Sensi quando il vertice basso era marcato.
Anche quando non toccava palla, i movimenti di Locatelli erano utili per allargare le linee rivali, consentendo così in tal modo ai compagni di potere ricevere. Lo vedevamo dappertutto, sia dentro l’area che a ondeggiare su tutta la trequarti. Proprio lui ha confezionato l’assist per il gol di Sensi, oltre che avere sfiorato il raddoppio nel finale. Gli azzurri sono riusciti così a muovere meglio le linee rivali.
Un’azione che dimostra bene la fluidità degli azzurri. In questo caso, è addirittura Locatelli che si apre per dare ampiezza.
Insomma, sono state tre partite che hanno mostrato bene la fase offensiva degli Azzurri. L’Italia sa attaccare al meglio una difesa schierata, con tutti i giocatori perfettamente inseriti nella struttura posizionale della squadra. Pur cambiando molto, anche a gara in corso, i principi tattici della Nazionale sono sempre più forti e condivisi da parte della rosa.