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Le unghie di De Vrij, i denti di Sanchez, la mano di Conte
La sesta vittoria consecutiva dell’Inter ha avuto un sapore diverso dalle precedenti: quello della sofferenza e della battaglia corpo a corpo, ennesimo segnale di forza per De Vrij e compagni
Ci è voluto l’elmetto, che da De Vrij a Lukaku tutti i ragazzi hanno dovuto necessariamente indossare. Perché lo Scudetto si vince talvolta con il pilota automatico e talvolta selezionando la guida manuale per affrontare gli snodi più tortuosi.
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Se, classifica alla mano, la variante di Parma non avrebbe dovuto suscitare dubbio alcuno, nella realtà dei fatti la trasferta del Tardini si è sempre storicamente rivelata ostica e non priva di tranelli. Dunque non c’è da stupirsi che ne sia nata una serata scorbutica e potenzialmente pericolosissima.
Eppure l’Inter ha saputo uscirne con rinnovata forza, maturità e consapevolezza. Con le unghie e con i denti, come asserito dallo stesso Antonio Conte a fine partita. E senza comunque soffrire più del lecito, perché dopo la rete concessa a Hernani sostanzialmente la difesa nerazzurra non ha regalato ulteriori occasioni concrete.
Dunque ancora una volta non si può non sottolineare l’eccezionale lavoro compiuto nella fase difensiva, che al contrario nei primi mesi di stagione aveva lasciato troppi dubbi. De Vrij e Bastoni perfetti o quasi, Skriniar solo un pochino meno preciso del solito in fase di appoggio.
Là davanti, poi, se Lautaro rifiata e Lukaku incide meno del solito, ecco spuntare il volto famelico di Alexis. Denti aguzzi e piedi delicati come pochi, per una sera determinante non solo nella cucitura della manovra offensiva, ma anche nell’azzannare la preda. Non esattamente il suo marchio di fabbrica.
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Ma nel complesso è l’intero scacchiere nerazzurro che ormai sa muoversi con intelligenza e lucidità, leggendo alla perfezione le fasi della partita e reagendo di conseguenza. Un tasto spesso battuto dal tecnico salentino, segno evidente di quanto il lavoro tattico sia stato proficuo.
Le unghie di De Vrij e soci, i denti affamati di Sanchez, ma anche e soprattutto la mano di Conte e del suo staff. Questa Inter vince e continua a convincere, quando c’è da sguainare la spada o quando serve stoccare di fioretto. L’operazione fuga procede a gonfie vele, la sfida con l’Atalanta di lunedì sera il trampolino di lancio che può essere definitivo verso lo Scudetto.